Commodity della settimana: petrolio Brent, futuro incerto ma potenziale ripresa nel breve

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Il mercato del petrolio torna a lanciare segnali di ripresa dopo un primo quadrimestre del 2025 che ha mostrato una significativa volatilità, influenzata da una combinazione di fattori geopolitici, economici e di offerta. Dopo aver raggiunto un picco di $ 82 al barile a metà gennaio, i prezzi del Brent hanno subito un forte calo, attestandosi intorno ai $ 66 a maggio, segnando nuovi minimi relativi a quattro anni. Questo andamento riflette le dinamiche complesse tra la crescita della produzione, l’accumulo delle scorte e le prospettive economiche globali. Di seguito uno sguardo e relativo commento tecnico al grafico del future quotato all’ICEEUR.
Quadro di mercato incerto tra tensione geopolitica e scenari macro
Le prospettive rimangono altamente incerte: s
e da un lato un aumento della produzione e l’accumulo delle scorte suggeriscono una pressione al ribasso sui prezzi del petrolio, dall’altro permangono le ombre di eventuali tensioni geopolitiche o interruzioni dell’offerta che potrebbero invertire questa tendenza ed incrementare la pressione sui futures.
In questo scenario attuale, il principale driver di mercato sembra essere l’aumento dell’offerta, nonostante le tensioni geopolitiche. L’OPEC+ ha annunciato un incremento della produzione di 411.000 barili al giorno a partire da giugno, anticipando le precedenti previsioni. Parallelamente, la produzione non-OPEC, in particolare dagli Stati Uniti, ha continuato a crescere. Questi fattori hanno portato ad un surplus di offerta, con le scorte globali che, secondo il report Reuters del 20 maggio, hanno raggiunto i 7,7 miliardi di barili a marzo. Questo ha contribuito alla discesa dei prezzi del barile di Brent, da $ 82 a barile di gennaio ai circa $ 66 di maggio, con previsioni che indicano una media di $ 65,85 per il resto del 2025.
A questo scenario si aggiungono inoltre le condizioni macroeconomiche tutt’ora incerte a causa della politica aggressiva dell’amministrazione Trump in tema di commercio internazionale, di cui l’oro nero risulta uno dei principali catalizzatori. La politica economica USA sarà infatti ancora al centro dell’attenzione da parte degli addetti ai lavori, i quali osserveranno interessati l’evoluzione in tema di dazi, specialmente relativi alle importazioni dal Venezuela, e delle sanzioni nei confronti di Russia ed Iran, che continueranno ad influenzare le dinamiche del mercato.
Punto tecnico sul grafico del petrolio Brent
Il future sul Brent quotato all’ICEEUR si prepara ad una possibile inversione tecnica dopo mesi di pressione ribassista. Da inizio anno, infatti, si registra una performance negativa del -14,5% circa, con un drawdown massimo del -29,27%, ma il recente recupero ha riportato i prezzi a ridosso di un’area chiave in ottica di una potenziale ripartenza.
Sul grafico daily si evidenzia la configurazione del testa e spalle rovesciato (in arancione), che potrebbe riattivare la forza del comparto energetico nel medio periodo. Un’eventuale rottura della neckline, la quale coincide con la principale resistenza dinamica per osservare la ripresa rialzista, suggerirebbe un target price tecnico proiettato in area $ 78,15/barile, oltre la trendline ribassista di medio periodo (in blu) ed in prossimità dei massimi relativi di inizio anno. Ad associare maggiore significatività alla figura identificata, si osserva un movimento laterale tra spalla sinistra e testa avvenuto con volumi decrescenti, una dinamica classica nei pattern di accumulo e potenziale inversione. Per dare validità al breakout, sarà fondamentale osservare un ritorno di volumi in fase di superamento della neckline.
Anche l’RSI a 14 periodi offre segnali incoraggianti: l’oscillatore ha recentemente rotto la resistenza statica inferiore (in viola), ed ora si avvicina alla resistenza dinamica ribassista (in verde) ed a quella statica superiore; l’eventuale superamento di entrambe rappresenterebbe un segnale di rafforzamento del momentum a conferma della validità del pattern rialzista.
Il Brent si trova quindi in una fase chiave la cui prossima price action è altamente associata al superamento di soglie psicologiche fondamentali. Se è vero che solo una rottura con volumi crescenti della neckline fornirà un segnale affidabile, si sottolinea che un eventuale rifiuto porterebbe ad un nuovo retest sui supporti inferiori alla ricerca di nuova liquidità.