Commodity della settimana: gas naturale, TTF ancora acerbo ma i fondamentali dicono long

Fonte immagine: iStock
Il mercato europeo del gas naturale continua a mostrare segnali di tensione che, a causa di una domanda contenuta, potrebbe segnare una ripresa di breve periodo. I prezzi sono risaliti oltre quota € 31/MWh, trainati da criticità lato offerta e da un contesto di scorte più basse della media. Secondo MPS Capital Services (Focus Market Strategy del 28 maggio 2025), il mix tra fattori tecnici e fondamentali potrebbe sostenere i prezzi nei mesi estivi, tipicamente favorevoli per il riempimento degli stoccaggi. Di seguito il commento tecnico al grafico del future TTF quotato all’ICEENDEX.
Mercato del gas naturale europeo: la condizione di domanda ed offerta
Mercato del gas naturale come sempre al centro di tensioni a causa della sua importanza nelle realtà produttive e del suo ruolo fondamentale nelle dinamiche di geopolitica internazionale. Nei primi cinque mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili – in particolare l’eolico – è risultata inferiore alla media, aumentando la dipendenza dal gas. A questo si sono aggiunti problemi agli impianti norvegesi, che rappresentano circa un terzo delle forniture europee. Alla normale riduzione stagionale di maggio si sono sommati interventi straordinari non previsti, che hanno aggravato la contrazione dell’offerta. Secondo MPS, inoltre, le scorte di gas in Europa si mantengono inferiori rispetto alla media degli ultimi dieci anni, anche se non destano ancora allarme per l’inverno. Tuttavia, la combinazione tra stock contenuti e produzione ridotta genera una maggiore sensibilità a shock esogeni, causando spinte rialziste sui prezzi.
Sul fronte della domanda, nonostante un avvio anno sottotono, il periodo giugno–settembre è storicamente caratterizzato da un aumento degli acquisti per la ricostituzione degli stoccaggi. Il report segnala che la curva dei future è tornata in contango, una struttura che incentiva le utility ad approvvigionarsi ora per vendere in inverno a prezzi superiori. Il focus degli addetti ai lavori sarà centrato sulle condizioni climatiche, i cui eventuali eventi estremi rimangono il pericolo principale. Sul piano geopolitico, un potenziale cessate il fuoco in Ucraina rappresenterebbe uno dei principali driver ribassisti per i prezzi. Tuttavia, stando al report, la situazione attuale non sembra favorevole a negoziati significativi prima dell’autunno.
Punto tecnico sul grafico del future TTF
Il contratto futures TTF sul gas naturale resta all’interno di un contesto tecnico complesso, caratterizzato da un primo quadrimestre 2025 debole con un calo del –29,7% ed un drawdown massimo del 45%. Dopo aver perso slancio e rotto la precedente struttura rialzista, il mercato sta ora mostrando i primi segnali di stabilizzazione con una figura potenzialmente bullish in costruzione, ma ancora priva di conferme decisive.
A livello grafico, dopo la rottura della trendline rialzista di medio periodo (in blu) all’inizio del 2025, i prezzi hanno costruito una nuova sequenza ribassista, guidata dalla trendline discendente dai massimi di febbraio (in rosso). La recente rottura di questa resistenza dinamica ha però acceso i riflettori su una possibile inversione in corso: nel dettaglio, sul grafico si è sviluppata una figura tecnica di testa e spalle rovesciato (in nero), che ha tentato un primo breakout. Tuttavia, mancano ancora volumi rilevanti che confermino la solidità del movimento, nonché un superamento deciso del livello di resistenza segnato dalla neckline.
Il pattern al momento risulta debole ed i segnali che giungono dall’RSI a 14 periodi sembrano suggerire che i tempi per una nuova inversione non siano ancora del tutto maturi: nonostante la rottura della trendline ribassista abbia mostrato due segnali positivi consecutivi, coincidenti con la rottura in successione della resistenza dinamica (in verde) e di quella statica (in viola), la recente invalidazione della resistenza superiore proietta l’oscillatore anche al disotto del supporto dinamico. In questo scenario, quindi, sebbene i fondamentali siano favorevoli ad un incremento dei prezzi nella stagione estiva, da un punto di vista grafico mancano ancora i segnali chiave per definire una struttura ed i target rialzisti.
Solamente qualora dovessero aggiungersi i tasselli indicati, si potrebbe parlare di un quadro tecnico attuale da leggere come una fase di accumulazione in vista di un potenziale breakout rialzista con obbiettivo di prezzo in area € 42/MWh, coerente con la distribuzione del volume profile. Ciò nonostante, si sottolinea che il momentaneo rigetto sulla neckline, la mancanza di volumi e la rottura del supporto sull’RSI sono segnali da non trascurare in ottica long. Come sempre, sarà il mercato a dettare i ritmi.