Buy e Sell di Wall Street: le raccomandazioni sui principali titoli, cosa cambia con le ultime trimestrali

Le raccomandazioni degli analisti sui titoli sono seguite con molta attenzione da chi opera sui mercati finanziari e la loro variazione può determinare impatti anche significativi sull’andamento dei titoli. Ecco una panoramica dei giudizi “Buy”, “Hold” e “Sell” su un campione di aziende americane, che include le principali società quotate a Wall Street. Focus in particolare sui target price medi e sui potenziali rialzi (o ribassi) dei titoli da qui a 12 mesi.

Le raccomandazioni Buy, Sell e Hold degli analisti sui colossi di Wall Street

Nella classifica settimanale delle raccomandazioni Buy, Hold e Sell dei big di Wall Street al 7 agosto Amazon non perde il suo primato e resta ancora una volta la prima società in termini di buy complessivi. Nel corso dell’ultima ottava (31/07-07/08) ha, infatti, registrato il maggior numero complessivo di consigli d’acquisto da parte degli analisti (73 rispetto ai 74 della settimana passata), seguita da Microsoft e Nvidia (entrambi a 66). Cambia, seppur di poco, la situazione per Meta e Alphabet rispettivamente a 64  e 56 (+1 per entrambe).

In attesa dei conti trimestrali di Nvidia, previsti per il prossimo 28 agosto, si è chiusa la settimana scorsa la tornata di annunci societari da parte delle principali big tech americane. La scorsa ottava sono finiti sotto i riflettori i numeri di Amazon e Apple.

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Big tech che restano sotto i riflettori dopo le performance da record messe a segno anche nel 2024. Ma restano in primo piano anche alla luce delle ultime turbolenze che si sono viste sui mercati.Da ultimo lo scossone di lunedì 5 agosto, con la brusca frenata dei listini globali (con il Nikkei che ha ceduto oltre il 12%) e una volatilità in decisa accelerazione. Molti i commenti, le interpretazioni e letture di questo “Black Monday”, come è stato ribattezzato da alcuni operatori.

“Le turbolenze di mercato sono state estreme, ma lo sono state anche il sentiment e il posizionamento di propensione al rischio in vista del sell-off. Alcuni fattori richiamano alla cautela: un’operazione di “carry” di lunga durata finanziata dallo yen che ha cercato di sfruttare i bassi tassi di interesse del Giappone per finanziare l’acquisto di un’ampia gamma di asset di rischio e i forti rendimenti dell’S&P 500 nella prima metà dell’anno, derivanti da una manciata di titoli mega-cap e dall’entusiasmo per il valore che i progressi nell’intelligenza artificiale potrebbero creare”, sottolinea Sébastien Page, cio e head of global multi-asset di T. Rowe Price.

“Se fosse vero che l’economia americana si sta in effetti indebolendo e la Fed dovesse effettivamente essere già in ritardo nel tagliare i tassi, questi multipli di mercato sarebbero effettivamente un po’ tirati e la correzione pertanto potrebbe continuare, soprattutto sulle Big Tech che hanno trascinato al rialzo gli indici da ottobre 2023 con performance stellari. Basti pensare che Nvidia, che ha corretto quasi di un 30%, è ancora sopra di oltre il 100% da inizio anno”, rimarca ne “Il Punto mensile”, l’aggiornamento di asset allocation a cura di Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management.

Fonte Bloomberg, dati aggiornati al 07/08/2024

Le azioni con più “Buy” e “Sell” in percentuale

Guardando nel dettaglio la classifica dei primi 5 titoli che rastrellano più buy in percentuale, Amazon lascia a Microsoft la prima posizione di titolo che raccoglie la maggiore percentuale di raccomandazioni d’acquisto rispetto al totale delle coperture (96% dal 94% della passata ottava). Secondo posto per il gruppo fondato da Bezos (passa al 95% dal 96% della passata ottava), poi Uber e  3M rispettivamente al 93% e al 91%. Nelle prime cinque posizioni prende posto ancora Mastercard (90%).

Sul fronte opposto, osservando la classifica dei titoli con più raccomandazioni Sell in percentuale in prima posizione ritroviamo il titolo Tesla con il 22% e Ibm sempre al 22%. Seguono Walmart (16%), Intel (14%) e Verizon (9% ).

I titoli che renderanno di più sulla base delle raccomandazioni degli analisti

Partendo dai target price assegnati dai broker, è possibile stimare quali titoli hanno i fondamentali per garantire il maggior rendimento nei prossimi 12 mesi, calcolando la variazione teorica tra il prezzo obiettivo medio e l’attuale valutazione di mercato. La seguente classifica mette in evidenza le società con un rendimento potenziale maggiore.

Primo posto questa settimana per AMD (43%). Seconda posizione per Qualcomm (38%) seguita da Walt Disney (37%). Quarto e quinto posto in classifica con un 36% e 35% occupati da Amazon e Nvidia.

Quanto ai titoli che più difficilmente garantiranno variazioni di prezzo interessanti da qui a 12 mesi (sulla base del target price medio attuale). La prima in classifica è ora IBM (0%), poi Walmart e Coca-Cola rispettivamente a 1% e 3%.