Notizie Notizie Mondo Wall Street stupirà ancora: UBS snocciola le 3 ragioni per essere bullish e indica target 2022 ambizioso per l’S&P 500

Wall Street stupirà ancora: UBS snocciola le 3 ragioni per essere bullish e indica target 2022 ambizioso per l’S&P 500

1 Settembre 2021 11:48

Wall Street ha appena archiviato il suo settimo mese consecutivo di guadagni, così come l’MSCI World e i principali indici azionari europei. Con il quasi il 3% ad agosto lo S&P 500 è riuscito a infrangere anche il muro dei 4.500 punti portando a oltre +20% il saldo 2021.  A offrire l’assist finale al rally estivo della Borsa di New York è stato settimana scorsa il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che non ha segnalato alcuna fretta per inasprire la sua politica monetaria, aiutando così le azioni a continuare il loro rally.

Intonazione bullish dei mercati che non ha risentito minimamente dei segnali preoccupanti relativi l’aumento dei casi di coronavirus dovuti alla variante Delta.

Da inizio anno rally del 20%

L’indice S&P 500 viaggia adesso a livelli più che doppi rispetto al minimo pandemico testato nel marzo del 2020. Secondo un survey Reuters della scorsa settimana gli strategist ritengono che l’S&P 500 probabilmente chiuderà il 2021 non lontano dal suo livello attuale. Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro, ha rimarcato come le parole di Jerome Powell a Jackson Hole hanno guidato l’ennesimo repricing degli asset rischiosi. A sorprendere un po’ è stato il confermarsi della costante sovraperformance del comparto growth rispetto a quello value. “Sia pure su mercati che stazionano intorno ai massimi, o li aggiornano, il messaggio è evidente: gli investitori si fidano relativamente della possibilità di ripresa dell’economia reale e delle piccole e medie imprese, continuando a privilegiare scelte relativamente più sicure”, argomenta l’esperto di eToro.

UBS alza asticella: S&P 500 arriverà a quota 5.000 nel 2022

Un’ascesa portentosa quella di Wall Street che spinge alcuni analisti a indicare target ancora più ambiziosi. E’ il caso di Mark Haefele, chief investment officer della divisione di global wealth management di UBS, che guarda già al possibile avvicinamento del traguardo dei 5.000 punti per lo S&P 500. Haefele stima per lo S&P 500 un altro guadagno dell’1,6% da qui al target di fine anno, che fissa a quota 4.600. Entro la fine del 2022, lo strategist prevede una ulteriore corsa fino a 5.000 punti.

“Crediamo che il momentum legato al reopening e alla ripresa sia intatto e che ci sia un ulteriore margine di rialzo per l’azionario. Il cio di UBS indica tre ragioni che lo spingono ad essere ancora bullish sull’S&P 500. La prima è che il rally dell’S&P è sostenuto da una robusta crescita degli utili e questa corsa di forza dovrebbe continuare. Secondo, i principali funzionari della Federal Reserve al simposio di Jackson Hole della scorsa settimana hanno ribadito che la politica rimarrà di supporto, anche dopo che gli acquisti di obbligazioni saranno ridimensionati; infine, i progressi verso la normalizzazione economica, anche se disomogenei, continuano.

Haefele rimarca come le azioni statunitensi hanno aggiornato i massimi storici ben 50 volte nel 2021, chiudendo la scorsa settimana in rialzo del 20% da inizio anno. Questa forza è arrivata nonostante la recente serie di dati economici contrastanti, le preoccupazioni per la politica della Fed e il continuo aumento delle infezioni globali da COVID-19. “I solidi utili e la politica di sostegno spingeranno l’S&P 500 al rialzo, guidato da settori ciclici come l’energia e i finanziari”, aggiunge.