Notizie Dati Bilancio Mondo Wall Street, rischio bear market nel 2025? David Roche spiega i tre fattori chiave

Wall Street, rischio bear market nel 2025? David Roche spiega i tre fattori chiave

13 Agosto 2024 09:42

Tagli dei tassi inferiori alle attese, oltre ad un rallentamento dell’economia americana e un probabile scoppio della bolla legata all’impennata di investimenti in A.I. Questi i tre ingredienti principali di ciò che, secondo l’investitore e strategist di Quantum Strategy, David Roche, potrebbe rendere il mercato fortemente ribassista (bear market) nel prossimo 2025.

Le cause del probabile bear market 

Ai microfoni della CNBC,  nel corso dell’appuntamento di lunedì scorso “Squawk Box Asia”, lo strategist di Quantum Strategy ha dichiarato: «Penso che un mercato Orso sia probabilmente in arrivo, ma forse nel 2025. Ora sappiamo cosa lo causerà». Roche guarda poi alle mosse della Federal Reserve (Fed). Secondo l’investitore la banca centrale Usa al posto della riduzione dei tassi al 3,50%, opterà al più per un taglio medio per il 2025 del 4,1%.

C’è poi un secondo punto da considerare. L’insoddisfazione dei mercati potrebbe, però, aumentare, specialmente in riferimento ai profitti. I quali, segnala l’investitore, «non soddisferanno le aspettative, perchè l’economia rallenterà».

A rischio anche i portafogli con titoli tech, soprattutto se legati all’intelligenza artificiale. Un tema verso cui tutte le principali aziende ad altissima capitalizzazione si sono interessate negli ultimi mesi, promettendo investimenti multimiliardari da qui ai prossimi anni e trascinando, di conseguenza, le decisioni di tutto il mercato. Ma un simile successo non può che far pensare ad un fenomeno conosciuto come “bolla speculativa”, che già agli inizi del millennio aveva interessato prodotti digitali della neonata internet (da qui il nome dot com bubble) e che adesso Roche fa ritornare in auge.

Indicando proprio fra i fattori del rallentamento della crescita economica il settore dell’intelligenza artificiale. “Penso che ci sia abbastanza in quei tre fattori per causare un mercato ribassista di meno 20% nel 2025, forse a partire dalla fine di quest’anno”, afferma, precisando come in questa sua previsione sia stato tenuto fuori uno dei più importanti momenti politici dell’anno: ovvero le prossime presidenziali di novembre 2024. Non è scontato infatti che la vittoria di Harris o Trump possa influenzare ulteriormente i mercati, confermando o rovesciando del tutto quanto pronosticato da Roche.

L’unico modo per avere una riduzione dei tassi

I mercati hanno registrato una forte ripresa dal profondo rosso registrato lunedì scorso, con l’S&P 500 che ha chiuso la scorsa settimana in calo di meno dello 0,1%, mettendo in soffitta i venti di ribassisti che la Banca centrale giapponese aveva fatto divampare aumentando i tassi. “Se si vuole che la Fed riduca i tassi di interesse, allora l’economia deve rallentare, il mercati del lavoro deveallentare la presa e i margini saranno sotto pressione“, conclude l’investitore .