Wall Street: Google non convince, earning season tech entra nella fase più calda
Prosegue a marce spedite la stagione delle trimestrali a Wall Street. Dopo l’inizio cadenzato dalle grandi banche, questa settimana è il turno dei colossi tecnologici. La maxi-multa dell’Ue ha impattato non poco sui conti di Alphabet (Google). Il secondo trimestre del 2017 si è chiuso in calo per Alphabet, casa madre di Google, in scia alla maxi multa da oltre 2,7 miliardi di dollari arrivata a fine giugno dalle autorità europee. E così nel secondo trimestre dell’anno, archiviato a fine giugno, gli utili del gruppo californiano hanno evidenziato una flessione di oltre il 27% a 3,5 miliardi di dollari contro i 4,9 miliardi registrati nell’analogo periodo nel 2016, mentre in termini di utili per azione (Eps) il gruppo americano ha riportato un dato pari a 5,01 dollari, battendo le aspettative del mercato ferme a 4,45 dollari.
Se non fosse arrivata la multa, il secondo trimestre sarebbe stato chiuso con profitti in rialzo del 28% a 6,26 miliardi, mentre l’Eps sarebbe ammontato a 8,9 dollari ad azione.
Nell’after hour il titolo Alphabet ha reagito male ai conti segnando un calo di oltre il 2%. Negli ultimi tre mesi il titolo è salito di oltre 13 punti percentuali, contro il +4% dello S&P500 e quasi 7% del Nasdaq. In media, gli analisti raccomandano di “acquistare”, con un prezzo obiettivo di 1.063,37 dollari. Recentemente GOOGL ha toccato un nuovo massimo storico spingendosi fino a 1.008,61 dollari.
Il Nasdaq Composite ieri ha raggiunto nuovi livelli record (+0,36% a 6.410,81 punti), mentre il Nasdaq 100 ha inanellato la dodicesima seduta consecutiva in rialzo, nuova striscia record.
In arrivo conti Amazon e fb
Nei prossimi giorni in arrivo i numeri degli altri colossi tech, in particolare Amazon e Facebook. Con più di un quinto delle società dell’S&P 500 che hanno riportato i risultati, la previsione al momento è di utili saliti dell’8,8 per cento nel secondo trimestre, meglio rispetto alla proiezione di +8% di inizio del mese (dati Thomson Reuters I/B/E/S).
Questa settimana sarà quella più calda sul fronte earning season con 190 testimonial dell’S&P 500 alla prova dei conti.