Telecom Italia volta pagina, in arrivo successore Cattaneo e alleanza con Canal Plus
E’ andata in archivio ieri sera l’era Cattaneo in Telecom Italia con un accordo che prevede una considerevole buonuscita di 25 milioni di euro. Giovedì sono attese novità sul successore che molto probabilmente sarà l’israeliano Amos Genish. Intanto il gruppo guarda già alle prospettive strategiche future e già giovedì dovrebbe essere esaminato il dossier Canal Plus. Sul tavolo c’è una joint venture con l’emittente controllata da Vivendi, per l’acquisizione dei diritti tv e la produzione di film e serie tv.
A Cattaneo andrà una buonuscita complessiva di 25 milioni di euro (22,9 milioni di euro più 2,1 milioni a titolo di corrispettivo di un patto di non concorrenza).
Successore sarà annunciato il 27, Genish rimane il pole
Il consiglio di amministrazione ha dato avvio al piano di successione dell’a.d. che sarà oggetto di ulteriori determinazioni nella riunione convocata per il 27 luglio.
Al posto di Cattaneo dovrebbe essere scelto l’israeliano Amos Genish, attuale Chief Convergence Officer di Vivendi. Genish è esperto di telecomunicazioni essendo stato ceo di Telefonica Brasil fino all’inizio di quest’anno. Genish non potrà entrare per ora in cda in virtù del patto di non concorrenza con Telefonica in vigore fino a tutto il 2018 in Brasile. Le deleghe sull’attività di Tim Brasil dovrebbero cadere su Giuseppe Recchi.
Giovedì l’ultima trimestrale a firma Cattaneo
Sotto la guida di Cattaneo il gruppo tlc è riuscito a rivedere la crescita sul mercato domestico con l’ebitda cresciuto in media del 7% negli ultimi quattro trimestri. In una nota la tlc ringrazia il manager per il lavoro svolto e “l’esecuzione della importante e straordinaria fase di turnaround aziendale”.
Giovedì, oltre alla scelta del successore di Cattaneo, saranno approvati i conti del secondo trimestre. Banca Akros si attende una trimestrale solida con ricavi ed ebitda in crescita in Italia e in Brasile. I ricavi di gruppo sono attesi pari a 4,847 mld euro (+4,1%), con Ebitda a 2,127 mld (+5,6%) e utile netto di 378 milioni.