Notizie Dati Bilancio Mondo A Wall Street è l’ora delle trimestrali

A Wall Street è l’ora delle trimestrali

17 Luglio 2007 13:47

La stagione delle trimestrali è entrata nel vivo in America e tutti gli sguardi della comunità finanziaria sono rivolti Oltreoceano. Ad aprire le danze ci ha pensato Alcoa che ha archiviato il secondo trimestre con flessione del 3,9%. Mentre i ricavi sono balzati del 3,5%, a 8,07 miliardi, lievemente inferiori alle aspettative del mercato azionario statunitense, che prevedeva 8,33 miliardi. Se l’ondata di dati relativi al secondo quater del 2007 non è partita nel migliore dei modi, la tendenza è stata subito invertita nei giorni seguenti: il buon stato di salute dell’economia americana è stato poi confermato dalla trimestrale di General Electric e dall’andamento positivo a giugno registrato dalle vendite di Wal Mart stores. Ottava ricca di appuntamenti anche sul fronte macroeconomico.  A cominciare dal consueto resoconto semestrale sulla politica monetaria americana del Governatore della Federal Riserve, Ben Bernanke.


Ma è soprattutto l’ondata di trimestrali a catalizzare l’attenzione. E se l’attesa cresce per conoscere i risultati di colossi del calibro di Intel, Yahoo, ma di Google, Ibm, Microsoft che li sveleranno nel corso della giornata, tra le protagoniste spicca Johnson & Johnson che nel secondo trimestre 2007 ha superato le stime degli analisti con un utile netto per azione pari a 1,05 dollari dai precedenti 0,95 dollari dell’analogo periodo 2006. Battuto il consensus che era di 1 dollaro per azione. L’utile netto complessivo è stato di 3,08 miliardi di dollari rispetto ai 2,82 miliardi del secondo trimestre 2006.


Risultati in crescita anche per Coca Cola Company. Il colosso statunitense delle bollicine ha terminato il secondo trimestre con un utile per azione pari a 80 centesimi di dollaro, dato che include poste straordinarie negative per 5 centesimi di dollaro legate a processi di ristrutturazione del gruppo. Il dato si raffronta ai 78 centesimi per azione del secondo trimestre 2006 che includeva poste non ricorrenti positive per 4 centesimi di dollaro. Segno più anche per i profitti che si sono portati a quota 1,85 miliardi di dollari rispetto agli 1,84 miliardi del precedente esercizio. Il fatturato è cresciuto del 19% da 6,48 a 7,73 miliardi di dollari.


Anche dal settore bancario arrivano notizie positive. Conti in forte ascesa nel secondo quater dell’anno in corso per Merrill Lynch che ha riportato un utile netto per azione di 2,24 dollari per azione, in crescita del 37% rispetto allo stesso periodo del 2006, e in calo dell’1% rispetto a quanto riportato nel trimestre precedente. I ricavi netti sono saliti del 19% a 9,7 miliardi di dollari per quanto concerne i ricavi netti, anche qui in calo dell’1% rispetto al primo trimestre 2007.