Tempo di trimestrali a Wall Street

Si inizia con Alcoa, come da tradizione. Il gigante dell’alluminio, al centro delle cronache dei mercati finanziari nell’ultimo anno per il fallito tentativo di acquisizione del concorrente canadese Alcan, ed esso stesso finito nel mirino, secondo rumors di mercato, di giganti del calibro di Bhp Billiton o Rio Tinto, presenterà oggi i risultati di bilancio relativi al secondo trimestre del 2007.
Sarà il primo della lunga serie di bilanci di metà anno che cercheranno di dare una misura, al mercato, dell’entità della frenata dell’economia globale e di quella statunitense in particolare modo. Gli utili della “corporate america” sono infatti attesi dagli analisti finanziari in crescita ma ad un tasso che risulterebbe essere il più basso da oltre cinque anni a questa parte e in netto arretramento rispetto a quanto registrato nel primo trimestre del 2007. Infatti, se nei primi tre mesi dell’anno gli utili delle società quotate sull’S&P500 si erano attestati su una media dell’8,6%, le stime degli analisti per il periodo aprile-giugno non arrivano al 6%.
La debolezza nei prezzi delle materie prime ma soprattutto le perduranti difficoltà del settore immobiliare, sarebbero secondo gli esperti le principali cause della frenata degli utili delle compagnie Usa. Nel primo caso a essere colpiti sarebbero i profitti delle compagnie operanti nel campo dell’energia, mentre nel secondo caso, oltre alle società immobiliari, sarebbero anche quelli delle aziende produttrici di beni di consumo ad essere stati intaccati dalle difficoltà incontrate dalle famiglie statunitensi private di una fonte di finanziamento quale la crescita del valore della casa.
Non bisogna dimenticare, tuttavia, che il ritmo di crescita tenuto in passato dai profitti, era difficilmente sostenibile e che già nel primo trimestre le stime degli analisti finanziari erano state molto prudenti salvo poi venire smentite dalla realtà. Inoltre le stesse previsioni delle aziende si sono mantenute su una linea prudenziale.
A favore di eventuali sorprese positive gli esperti contano l’effetto cambio. La debolezza del dollaro nei confronti delle altre principali valute ha infatti sicuramente favorito le compagnie maggiormente impegnate sul fronte delle esportazioni. Positivo sarà anche il traino realizzato dall’andamento dell’economia globale che, pur con il suo principale motore non in grado di girare a pieno regime, vede Europa e Asia, in particolare emergente, trainare i vagoni della crescita.
Dopo Alcoa, le cui stime di utili per azione si attestano a 0,842 dollari, toccherà domani a Chevron (comparto petrolifero), mercoledì a Genentech (pharma) e venerdì all’attesissima trimestrale di General Electric, multinazionale i cui risultati sono di solito guardati come quadro generale sullo stato di salute degli Stati Uniti.