Notizie Notizie Mondo La voglia di M&A non abbandona il settore bancario europeo

La voglia di M&A non abbandona il settore bancario europeo

26 Aprile 2007 13:36

Il risiko bancario continua a tenere banco in tutto il mondo. In questi giorni, i riflettori sono tutti puntati sulla vendita di Abn Amro: a inizio settimana la gara per conquistare la banca olandese sembrava pressoché chiusa con i britannici di Barclays che avevano battuto tutti sul tempo. Ma qualche giorno più tardi, mercoledì 25 aprile, è arrivato l’annuncio di una controfferta da parte di un consorzio di banche europee guidate da Royal Bank of Scotland di cui fanno parte tra le altre anche la spagnola Santander e la belga Fortis che hanno messo sul piatto 72 miliardi di euro per l’acquisizione contro i 65 miliardi di Barclays.


La voglia di Merger & Acquisition che ha caratterizzato lo scorso anno sembra non voler abbandonare, dunque, il Vecchio Continente anche quest’anno. E questo fermento trova conferma anche nel report relativo al mese di marzo diffuso dalla Banca centrale europea (Bce) che mette in evidenza come dal 2000 al 2004 le acquisizioni nel mondo bancario coinvolgevano solo il 14% degli istituti dell’eurozona, mentre la proporzione nel 2005/2006 è cresciuta fino al 38%. Nel contesto bancario europeo odierno, sono la globalizzazione e il consolidamento le due tendenze che rinforzano la tendenza all’M&A  Lo rileva uno studio condotto da Deloitte, dal titolo “Integration is the key”, dal quale risulta che le banche nell’ultimo decennio hanno lavorato in un ambiente mutevole, e per farsi largo hanno cercato dimostrare la loro capacità di adattamento e trasformazione.


Secondo il report di Deloitte, molti di questi cambiamenti coinvolgono i temi familiari. Uno di questi è quello del consolidamento, per esempio, che ha mutato i mercati esistenti, soprattutto negli Stati Uniti, dove le dieci più grandi banche commerciali controllano il 49% di tutte le attività bancarie del Paese, contro una percentuale pari al 29% di dieci anni fa. Uno dei punti cruciali del consolidamento, che ora sta migrando anche verso il Vecchio continente, consiste nel creare una massa critica negli affari internazionali in grado di competere e servire al meglio i clienti di tutto il mondo. Una tendenza di base che sembra non voler tramontare è quella della globalizzazione, con la crescita dell’offshoring.


Nello studio diffuso da Deloitte è anche possibile individuare i punti chiave attorno ai quali le banche possono concentrare i loro sforzi per rimanere sempre competitivi. L’imperativo è perseguire in modo costante la riduzione dei costi, puntare sull’offshoring, alla penetrazione locale delle diverse filiali, e infine capire come gli hedge fund stanno prendendo piede.