Vivendi in manovra: dopo i risultati lancia opa su Gameloft e punta ancora sull’Italia
Vivendi ha pubblicato ieri risultati in linea con le attese. Utili e ricavi sono cresciuti nel 2015. La compagnia francese prosegue senza indugi lungo le linee strategiche indicate dall’amministratore delegato de Puyfontaine: diventare un leader globale nel settore media e nella produzione di contenuti.
A muovere il mercato dei settori telecom e media, ormai sempre più integrato, ci pensa il gruppo francese Vivendi. Dopo aver presentato ieri conti in linea con le attese per il 2015, la società guidata da Arnaud de Puyfontaine ha annunciato oggi il lancio di un’offerta pubblica di acquisto su Gameloft, leader nella produzione di giochi per dispositivi mobili.
L’offerta, ostile, pari a 6 euro per azione è stata approvata dal consiglio di sorveglianza del gruppo dopo l’annuncio risalente a ottobre e propone una maggiorazione del 22,9% sul prezzo medio del titolo Gameloft negli ultimi sei mesi. “I videogiochi rappresentano oggi una parte significativa del mercato media ed entertainment – si legge nel comunicato di Vivendi – e il mobile gaming è il segmento che registrerà la crescita più forte”. Le azioni Gameloft salgono di oltre 14 punti percentuali.
Grazie a Vivendi si muove anche Mediaset a Piazza Affari. L’azione del Biscione sale di quasi 5 punti percentuali sulle ipotesi di stampa sulla possibile alleanza nel settore della pay-tv. Mediaset Premium passerebbe a Vivendi con pagamento parte in contanti parte in azioni della compagnia francese. (Leggi l’approfondimento: Mediaset: titolo brilla a Piazza Affari, nuovi rumors su interesse Vivendi per Premium).
Risalgono infine a pochi giorni fa altre indiscrezioni su contatti tra il gruppo transalpino e la società di produzione Cattleya che ha al suo attivo numerose serie televisive e film (Gomorra la serie, Educazione Siberiana, Romanzo di una strage tra gli altri).
I risultati di Vivendi
Ieri Vivendi, azionista di Telecom Italia con oltre il 21% del capitale, ha presentato i risultati 2015, in linea con le attese. I ricevi sono saliti del 6,7% attestandosi a 10,762 miliardi di euro mentre gli utili netti sono stati pari a 1,932 miliardi, in calo del 59,3%. L’ebita è calato del 5,7% a 942 milioni di euro. Il calo degli utili è spiegato dalle operazioni straordinarie di cessioni di asset effettuate nel 2014 che hanno generato sostanziali plusvalenze. Il gruppo distribuirà un dividendo di 3 euro per azione.
Nel corso della presentazione dei risultati l’amministratore delegato de Puyfontaine, che insieme a un altro rappresentante di Vivendi siede nel consiglio di amministrazione di Telecom Italia, ha ribadito la presenza di Vivendi in Telecom in qualità di investitore industriale e azionista di lungo termine per sfruttare le opportunità di un mercato con una richiesta molto forte per i contenuti di qualità. Secondo Ansa il gruppo francese potrebbe puntare al 24% della compagnia italiana.