Notizie Notizie Italia Corte dei Conti: “Riequilibrio finanza pubblica resta impegnativo”

Corte dei Conti: “Riequilibrio finanza pubblica resta impegnativo”

18 Febbraio 2016 12:19
Il riequilibrio dei conti pubblici rimane una sfida impegnativa per l’Italia secondo Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei conti, nonostante la decelerazione della spesa pubblica negli ultimi anni. Serve un rilancio della spending review.
In occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2016, il presidente della  Corte dei conti Raffaele Squitieri ha ricordato al governo l’importanza della spending review ed esortato ad affrontare la sfida “impegnativa” del riequilibrio dei conti pubblici. Il tutto in un contesto che di recente ha confermato “il permanere di un elevato contenuto di incertezza”. Il riferimento è alle revisioni al ribasso sulle stime di crescita economica accompagnata da una fase di bassa inflazione. 
“Bassa crescita del prodotto – ha detto Squitieri – e inflazione ai minimi storici rappresenterebbero una combinazione particolarmente sfavorevole, soprattutto per i Paesi, come il nostro, impegnati in un difficile percorso di convergenza verso il riequilibrio dei conti e di riduzione del debito pubblico”. Su questo fronte i risultati sono stati ottenuti, considerando il profilo discendente del deficit, sebbene con “cadenza più rallentata” per la volontà di “puntare al consolidamento della crescita economica” utilizzando i margini di flessibilità acquisiti in sede europea. Margini, peraltro “interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica per il 2016”. 
“Per i prossimi anni – ha proseguito il presidente della Corte dei conti – il profilo programmatico di riequilibrio della finanza pubblica resta impegnativo” e “ripropone con forza la tematica della spending review“. La revisione della spesa, secondo Squitieri, è stata un parziale insuccesso imputabile “anche a una non ottimale costruzione di basi conoscitive sui contenuti, sui meccanismi regolatori e sui vincoli che caratterizzano le diverse categorie di spesa oggetto dei propositi di taglio. Il contributo al contenimento della spesa non è più solo riconducibile ad effettivi interventi di razionalizzazione e di efficientamento di strutture e servizi, quanto, piuttosto, ad operazioni assai meno mirate di contrazione, se non di soppressione, di prestazioni rese alla collettività”.
“Queste considerazioni – prosegue la relazione di Squitieri – hanno indotto la Corte ad approfondire il tema della revisione della spesa per offrire un contributo informativo utile a meglio orientare le scelte di ulteriore contenimento. Su questo tema l’Istituto sta ultimando un Rapporto che entro il mese di marzo sarà posto a disposizione del Parlamento”. 
Tra i temi toccati nella Cerimonia, l’illegalità e il proliferare di provvedimenti legislativi che rende più semplice la loro violazione quando sarebbe invece necessaria un più efficiente funzionamento della macchina della giustizia.