Bagarre su Ansaldo Sts: Tar congela la revisione del prezzo e la Consob proroga l’Opa fino a 4 marzo
Nuovo capitolo della tormentata Opa su Ansaldo Sts. Ieri il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di Hitachi che contestava il ritocco del prezzo d’Opa da 9,5 a 9,899 euro disposto dalla Consob, mentre ha respinto la richiesta del fondo Amber che chiedeva la sospensione del periodo di offerta ritenendo ancora inadeguato il prezzo d’Opa. Il Tar ha così congelato la revisione del prezzo passando di fatto la palla all’udienza collegiale prevista il prossimo 15 marzo che valuterà se proseguire con l’esame del ricorso, confermando la sospensiva, o rigettarlo.
Periodo offerta prorogato di altre 2 settimane
Sviluppi che hanno indotto la Consob a rimettere nuovamente mano al periodo di offerta che avrebbe dovuto concludersi oggi. L’autorità di Borsa ha ulteriormente prorogato al 4 marzo 2016 la durata del periodo di adesione all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria promossa dai giapponesi di Hitachi Rail Italy Investments sulle azioni emesse da Ansaldo STS.
A sua volta la Consob, per dare più tempo agli azionisti di Ansaldo Sts, ha deciso di prolungare di 2 settimane i tempi dell’offerta, spostando la data limite da oggi al 4 marzo. Undici giorni più tardi si riunirà il collegio dei giudici per valutare se proseguire con l’esame del ricorso, confermando la sospensiva o rigettarlo. “Fermo restando che i profili di legittimità della delibera di rialzo del prezzo saranno valutati dal TAR nell’udienza di merito – rimarca la nota della Consob – la proroga è stata adottata dalla Consob al fine di consentire agli azionisti di Ansaldo STS di disporre di un tempo sufficiente a comprendere gli effetti della decisione cautelare del TAR”.
Lo scorso 3 febbraio la Consob aveva rideterminato il prezzo dell’Opa a 9,899 euro, alzandolo di 0,399 euro dopo aver accertato l’esistenza di una collusione fra Hitachi e Finmeccanica, volta a riconoscere al venditore (Finmeccanica) un corrispettivo più elevato rispetto a quello dichiarato dall’offerente (Hitachi). Il periodo d’offerta terminerà venerdì 19 febbraio.
Hitachi, che ha rilevato il 40% di Ansaldo Sts da Finmeccanica, per il momento ha raccolto adesioni all’Opa per solo il 2,4% del capitale. Anche in caso di mancato successo dell’Opa, il gruppo nipponico è pronto a lasciare Ansaldo in Borsa e gestirla rinunciando a parte delle sinergie che si avrebbero in caso di integrazione completa.
Il fondo Elliott guidato da Paul Singer, che ha una posizione lunga complessiva su Ansaldo Sts pari al 19,5% del capitale, ha fatto sapere che non aderirà all’Opa ritenendo che l’offerta di Hitachi sottovaluti ancora Ansaldo Sts.