Visco vede altri trimestri difficili. Il 26 marzo banche convocate dalla Bce
“Ci saranno ancora trimestri difficili” per i portafogli delle banche italiane “perché la ripresa, prima di portare a un rientro delle sofferenze, deve vedere lo svolgersi degli effetti della crisi sulle imprese”. Così Ignazio Visco, governatore di Banca d’Italia, a conclusione dell’Esecutivo Abi svoltosi a Milano a commento dei dati pubblicati ieri dall’associazione sui crediti a rischio, che hanno messo in luce sofferenze oltre i 160 miliardi di euro. Visco ha comunque definito “confortanti” i segni di decelerazione della crescita delle sofferenze. Il numero uno di Via Nazionale ha poi dichiarato che gli aumenti di capitale finora annunciati dai diversi istituti di credito vanno nella direzione giusta, “era quello che avevamo chiesto”, ha aggiunto. “Quello che si vede adesso – ha spiegato Visco – è che, in effetti, se uno ha delle prospettive e un piano i capitali ci sono nel nostro Paese e ci sono anche da Paesi diversi”.
Visco ha spiegato che durante la riunione si è parlato dell’esercizio in corso in sede Bce per la qualità dei bilanci e gli stress test. “Abbiamo discorso dei tempi e dei modi di questo esercizio”. Oltre alla congiuntura e alle difficoltà della ripresa, “abbiamo considerato l’importanza, per quel che riguarda le banche, di avere un’attitudine nei confronti del credito alle imprese legata anche alla qualità delle imprese. Quindi, abbiamo considerato l’importanza del fatto che le imprese si ristrutturino, che si mettano in condizione di competere in un mondo che è molto diverso da quello che le ha viste nascere. E poi abbiamo parlato di governance delle banche“, ha precisato.
Il governatore ha definito il giudizio positivo giunto da ieri da Fitch sul comparto bancario italiano: “Una presa d’atto dell’attività importante che le banche, prima della definizione degli asset quality review (Aqr), hanno cominciato a fare ed anche la Banca d’Italia è intervenuta su questo”.
E proprio sull’asset quality review della Bce è intervenuto il consigliere delegato di Banca Popolare di Milano, Giuseppe Castagna. Il Ceo, a margine dell’Esecutivo, ha annunciato che le banche italiane sottoposte all’Aqr della Bce (15 banche italiane su un totale di 128 istituti di credito europei) sono state convocate a Francoforte il prossimo 26 marzo per una riunione tecnica, aggiungendo di aver ricevuto la missiva da parte della Banca d’Italia. Visco, come riferito dal presidente dell’Abi Antonio Patuelli, ha comunque rassicurato i banchieri che gli esami dell’Eurotower nel 2014 saranno realizzati con regole uguali per tutte le banche.
La riunione è stata l’occasione anche per alcune dichiarazioni rilasciate dai vertici dei più importanti istituti di credito italiani. Primo fra tutti Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato di Banca Popolare, ha detto di non avere idea di una possibile entrata dei fondi esteri nel capitale del Banco ma se così fosse sarebbero i benvenuti. Da parte sua Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, ha voluto escludere qualsiasi pulizia di bilancio 2013, che verrà presentato a fine mese insieme al nuovo piano industriale. Il presidente di Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, ha invece definito “un’ottima cosa” la discesa della Fondazione Mps a circa il 15% della banca senese. La Fondazione Mps ha ceduto il 12% del Montepaschi, portando a casa 335 milioni di euro che saranno destinati ad estinguere il debito dell’ente senese nei confronti con le banche.