Notizie Notizie Italia Visco: bisogna fare di più per la crescita con investimenti e taglio cuneo fiscale

Visco: bisogna fare di più per la crescita con investimenti e taglio cuneo fiscale

31 Maggio 2016 09:42
Accelerare su investimenti e riduzione cuneo fiscale per pervenire a una ripresa più rapida e dare ulteriore fiato al mercato del lavoro. E’ il messaggio lanciato oggi dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione annuale. Il numero uno di palazzo Koch si è soffermato anche sulle banche italiane rimarcando la necessità di agire sui costi, inclusi quelli del personale proseguendo nella riduzione degli sportelli. Sui crediti deteriorati Visco lo ritiene un problema molto serio, ma che non va sovrastimato. 
Investimenti pubblici mirati e rafforzamento incentivi all’innovazione 
“Per sostenere una ripresa più rapida e duratura è necessario il rilancio di investimenti pubblici mirati, anche in infrastrutture immateriali, a lungo differiti; sono importanti un’ulteriore riduzione del cuneo fiscale gravante sul lavoro, il rafforzamento di incentivi per l’innovazione, il sostegno ai redditi dei meno abbienti, particolarmente colpiti dalla crisi”, ha detto Visco nella sua relazione annuale. “Se i margini oggi disponibili nel bilancio sono limitati – ha precisato Visco – è comunque possibile programmare l’attuazione di questi interventi su un orizzonte temporale più ampio“.
In generale Visco ha rimarcato che l’uscita dell’Italia da un prolungato periodo di crisi è stata esitante e ora si deve consolidare. “Vi sono chiari segnali positivi, soprattutto per la domanda interna – sottolinea Visco – . L’attività economica rimane però lontana dai livelli precedenti la crisi ed è soggetta alle stesse incognite che gravano sull’economia globale ed europea”. Visco ha sottolineato che la disoccupazione è scesa ma rimane alta e per aumentare il livello occupazionale è necessaria una crescita economica più forte.
Per quanto concerne il debito pubblico, una sua riduzione deve essere perseguita secondo Visco attraverso uno stretto controllo dei conti pubblici abbinato alla realizzazione del programma di privatizzazioni. 
Costi e redditività delle banche
Sulle banche Visco preme per ulteriori tagli dei costi. “Per molte banche italiane resta forte l’esigenza di intervenire anche sui costi – ha detto Visco – inclusi quelli per il personale, agendo su qualità e quantità degli organici in maniera coerente con gli sviluppi del mercato e della tecnologia. Il modello di attività, basato su una diffusa presenza territoriale, va ancora adeguato, proseguendo nella riduzione degli sportelli, il cui numero è sceso lo scorso anno a circa 30.000, l’11 per cento in meno rispetto al 2008″.
Npl sono un problema serio per banche, ma non va sovrastimat
“Le sofferenze bancarie presentano un valore netto pari a meno di 90 miliardi. Si tratta di un peso rilevante, ma in larga parte esso è coperto da garanzie reali il cui valore è stato accuratamente esaminato nel corso dell’esercizio di valutazione approfondita dei bilanci delle maggiori banche dell’area dell’euro condotto nel 2014; a queste si aggiungono le garanzie personali”. E’ quanto affermato dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione annuale. “Nel complesso, le preoccupazioni sulla qualità degli attivi delle banche italiane devono essere prese in seria considerazione, senza sovrastimare però l’entità del problema – sottolinea Visco – I crediti deteriorati sono soprattutto il lascito della lunga e profonda recessione. Siamo ora a un punto di svolta. La moderata ripresa economica in atto dallo scorso anno si sta riflettendo in un calo significativo del flusso di nuovi crediti deteriorati”. Nel 2015 essi sono stati pari al 3,7 per cento del totale dei prestiti, contro il 4,9 del 2014; per il settore delle famiglie il flusso è ridisceso sui livelli pre-crisi. “La tendenza alla normalizzazione sta proseguendo”, aggiunge Visco.