Notizie Notizie Mondo Vertici Nato in riunione a Bruxelles mentre il Doomsday clock segna tre minuti alla fine del mondo

Vertici Nato in riunione a Bruxelles mentre il Doomsday clock segna tre minuti alla fine del mondo

5 Febbraio 2015 10:16
 
I ministri della Difesa dei Paesi aderenti alla Nato sono in riunione oggi a Bruxelles per discutere delle ultime evoluzioni geopolitiche globali.  Il nemico principale sembra essere tornato quello della Guerra fredda che torna ad aleggiare sull’Europa. Non si chiama più Unione sovietica ma è la Russia a preoccupare i vertici del Patto nordatlantico. Un confronto che preoccupa anche gli scienziati dell’Università di Chicago i quali nei giorni scorsi hanno aggiornato il loro orologio dell’Apocalisse (Doomsday clock): ora mancano tre minuti alla fine del mondo. “Russia e Stati Uniti si stanno impegnando in massicci programmi di ammodernamento dei loro arsenali nucleari” si legge tra le altre motivazioni nel report elaborato dagli scienziati. 
A Bruxelles il segretario generale della Nato ha esordito nel discorso di apertura dei lavori affermando: “Oggi sarà una giornata intensa. Abbiamo molte importanti decisioni da prendere su come possiamo rafforzare le nostre difese collettive e aiutare la stabilità dei nostri partner. Questi sono tempi molto critici per la sicurezza in Europa e in tutto il mondo”
Stoltenberg ha proseguito citando i principali scenari caldi. A cominciare dall’Ucraina dove “la crisi diventa più profonda e la Russia continua a ignorare le regole internazionali e a supportare i separatisti” per proseguire con “il Nord Africa e il Medio oriente dove la violenza estremista si sta espandendo. Stiamo adattando la nostra posizione a questi nuovo scenario e abbiamo già incrementato la nostra presenza militare nei Paesi a est nell’alleanza”. 
Il comportamento della Russia appare al momento la maggiore preoccupazione. Se ne parla in un approfondito rapporto ufficiale della Nato sulla nuova strategia nucleare di Mosca e sull’aggressività aerea e marittima delle forze russe. Proprio settimana scorsa bombardieri sovietici in grado di portare testate nucleari hanno sorvolato il canale della manica. 
Rispondendo ad alcune domande il segretario generale Stoltenberg ha dichiarato di aspettarsi “un incremento della forza di reazione Nato a 30.000 unità dalle 13.000 attuali e una decisione sui comandi e sulle unità di controllo che verranno creati in sei dei nostri alleati a est. Fondamentali in quanto rappresentano il legame tra la difesa nazionale e multinazionale della Nato. Stiamo inoltre lavorando per potenziare il comando di Szczecin (Stettino) e per sviluppare strutture simili nelle parti a sud e a est dell’alleanza.