Notizie Notizie Italia Verso le elezioni Usa: i settori più avvantaggiati se vince Joe Biden e gli effetti di breve sui mercati di una sconfitta di Trump

Verso le elezioni Usa: i settori più avvantaggiati se vince Joe Biden e gli effetti di breve sui mercati di una sconfitta di Trump

24 Agosto 2020 18:08

A 70 giorni dalle elezioni presidenziali, gli investitori iniziano a guardare con crescente interesse a quello che potrebbe scaturire dalle urne. I sondaggi danno Joe Biden, lo sfidante democratico, al momento in forte vantaggio su Donald Trump. Il presidente uscente però conta di cavalcare l’effetto della convention in programma questa settimana insieme alle mosse sul fronte Covid. Oltre all’annuncio dell’approvazione di emergenza della FDA di un trattamento al plasma sanguigno per Covid, Trump starebbe accelerando sul fronte vaccino. Da un rapporto del Financial Times emerge che il presidente Usa vorrebbe aggirare i normali standard normativi statunitensi per accelerare un vaccino sperimentale dal Regno Unito da utilizzare in America prima delle elezioni presidenziali di novembre. Un potenziale jolly forse in grado di mettere in secondo piano i tanti errori commessi nella gestione dell’emergenza Covid.

In questi due mesi per i mercati non è importante solamente sapere chi sarà il probabile vincitore, ma anche quale programma verrà attuato nel caso in cui Joe Biden fosse eletto (il programma economico di Trump è ben noto). “Finora il programma economico di Joe Biden non sembra essere troppo incentrato sulle ideologie di sinistra, quindi non bisogna sopravvalutare l’impatto economico delle elezioni in questo momento – rimarca Didier Saint-Georges, membro del comitato strategico di investimento Carmignac – . Tuttavia, difficilmente un programma economico di impronta democratica ha un impatto positivo sul settore bancario e su quello dell’energia, favorendo invece l’economia reale (Main Street), ovvero i produttori di beni di consumo in generale.

Cosa aspettarsi quindi? Una parziale inversione delle riforme fiscali e regolamentari di Trump potrebbe potenzialmente rafforzare il consueto impatto di un’alternanza democratica, che favorirebbe sicuramente i settori legati alle fonti di energia pulita, a spese dei produttori di energia da combustibili fossili, mentre le riforme sanitarie sarebbero ancora una volta un elemento importante per l’industria farmaceutica.

Due fattori che gli investitori non possono trascurare

Indipendentemente dal vincitore, afferma Didier Saint-Georges, nel 2021 saranno necessarie ingenti risorse di capitali pubblici per le infrastrutture statunitensi per dare impulso all’attività economica interna. I settori industriali saranno probabilmente i principali beneficiari di questo trend, qualunque sia l’esito delle elezioni.

In secondo luogo, gli osservatori della scena politica statunitense temono che il presidente in carica potrebbe essere molto riluttante ad accettare la sconfitta (e che questo potrebbe accadere con un certo ritardo), creando così un clima di incertezza e caos a ridosso delle elezioni, fattore che non avrebbe ricadute positive su nessun comparto azionario.

Effetto mini-dollaro 

Lo strategist di Carmignac rimarca infine come la debolezza del dollaro, che potrebbe acuirsi dopo l’elezione di un presidente democratico, favorirebbe innanzitutto gli esportatori statunitensi. Ma essendo il dollaro la valuta in cui viene fatturata e finanziata la maggior parte degli scambi commerciali a livello mondiale, la sua debolezza potrebbe anche portare benefici al commercio globale e quindi alla crescita globale, e allevierebbe il costo delle importazioni di materie prime basate sul dollaro, a beneficio di paesi come Cina e India. Al contrario, ne soffrirebbero maggiormente i produttori europei con una base di costi in euro e ricavi denominati in dollari, come l’industria aerospaziale.