Utilities: rinvio addio a mercato tutelato luce e gas positivo per Enel, leggermente negativo per le altre (analisti)
Ancora troppi clienti nel Mercato Tutelato. Lo si legge in una nota di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che propone di accompagnare gradualmente famiglie e piccole imprese nella liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas.
Servono norme che consentano di regolare più gradualmente la “fine tutela” e perseguire, nel modo più efficace, l'obiettivo di completa liberalizzazione dei mercati dell'energia e gas e l'effettiva concorrenza tra gli operatori, garantendo condizioni economiche eque per i clienti di piccole dimensioni. È quanto chiede ARERA in una segnalazione inviata a Parlamento e Governo in considerazione dell'attuale configurazione dei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale e della ancora limitata attitudine dei clienti a orientarsi tra le offerte presenti nel mercato libero.
Per il settore elettrico, infatti, i dati dell'Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico.
“Chiediamo quindi di introdurre norme che ci consentiranno di attivare la salvaguardia per le piccole imprese a gennaio 2021 e solo successivamente - con un percorso progressivo, trasparente e verificabile - di estenderne i meccanismi ai clienti domestici dell'elettricità e del gas", afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini.
“Anche ARERA cede alla tempistica ormai troppo ristretta per la liberalizzazione del segmento della maggior tutela elettrica (previsto a metà 2020). Anche per il regolatore l’apertura del mercato va spostata al 2021 ed effettuata in maniera graduale anche attraverso il mercato della salvaguardia” scrivono gli analisti di Equita. Secondo gli esperti “Il ritardo nella liberalizzazione era ormai atteso (tempistica effettivamente troppo stretta in assenza di tutte le norme necessarie). Il mantenimento della situazione attuale è leggermente positivo per Enel (net loser di una parte significativa di clienti) e leggermente negativo per le municipalizzate (A2A, Iren, Hera, Acea) che sono teoricamente i net winner della clientela liberalizzata”.
Servono norme che consentano di regolare più gradualmente la “fine tutela” e perseguire, nel modo più efficace, l'obiettivo di completa liberalizzazione dei mercati dell'energia e gas e l'effettiva concorrenza tra gli operatori, garantendo condizioni economiche eque per i clienti di piccole dimensioni. È quanto chiede ARERA in una segnalazione inviata a Parlamento e Governo in considerazione dell'attuale configurazione dei mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale e della ancora limitata attitudine dei clienti a orientarsi tra le offerte presenti nel mercato libero.
Per il settore elettrico, infatti, i dati dell'Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico.
“Chiediamo quindi di introdurre norme che ci consentiranno di attivare la salvaguardia per le piccole imprese a gennaio 2021 e solo successivamente - con un percorso progressivo, trasparente e verificabile - di estenderne i meccanismi ai clienti domestici dell'elettricità e del gas", afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini.
“Anche ARERA cede alla tempistica ormai troppo ristretta per la liberalizzazione del segmento della maggior tutela elettrica (previsto a metà 2020). Anche per il regolatore l’apertura del mercato va spostata al 2021 ed effettuata in maniera graduale anche attraverso il mercato della salvaguardia” scrivono gli analisti di Equita. Secondo gli esperti “Il ritardo nella liberalizzazione era ormai atteso (tempistica effettivamente troppo stretta in assenza di tutte le norme necessarie). Il mantenimento della situazione attuale è leggermente positivo per Enel (net loser di una parte significativa di clienti) e leggermente negativo per le municipalizzate (A2A, Iren, Hera, Acea) che sono teoricamente i net winner della clientela liberalizzata”.