Usa: a sorpresa parte con il botto la stagione delle vendite natalizie
Molto si è parlato di un possibile rallentamento degli acquisti degli americani in vista del Natale. Le prime indicazioni lasciano però presupporre esattamente il contrario. Secondo l’istituto di ricerca ShopperTrak Rct, le vendite nei primi due giorni della stagione degli acquisti natalizi avrebbero abbondantemente superato quelle degli stessi giorni del 2006. Il National Retail Sales Estimate prodotto dallo stesso istituto ha infatti segnalato per la giornata di venerdì, conosciuta come Black Friday, un incremento anno su anno dell’8,3%. Il Black Friday, o venerdì nero, segna l’avvio delle compere di Natale negli Stati Uniti, ed è chiamato così proprio a simboleggiare l’attesa da parte dei commercianti di risultati tali da portare i bilanci in attivo.
Nonostante le buone premesse, tradizionalmente l’andamento del Black Friday non viene ritenuto indicativo della spesa per l’intero periodo, pur fornendo circa il 5% del fatturato complessivo del periodo. Fino a venerdì scorso ad esempio la National Retail Federation, l’associazione che riunisce i nomi della grande distribuzione, prevedeva che nel periodo festivo, fino a Capodanno, le vendite avranno un incremento del 4%, ossia l’aumento più debole dal 2002, quando la crescita fu di appena l’1,3%, e in calo rispetto al +4,6% del 2006.
Nella nota con cui ha diffuso i dati, la stessa ShopperTrak ha attribuito parte del successo delle vendite di venerdì all’apertura anticipata dei negozi. E’ stato il caso di Wal Mart, che ha aperto i propri magazzini alle cinque del mattino o di Jc Penney che ha fatto entrare i primi clienti addirittura alle quattro. Un espediente che pare avere messo un argine agli effetti della crisi immobiliare, della stretta creditizia e dell’ascesa dei prezzi dell’energia sulla voglia di spendere.
“Avevamo anticipato che il trend del 2007 sarebbe continuato e che i consumatori avrebbero continuato a spendere nonostante tutte le pressioni economiche”, ha detto Bill Martin, co-fondatore di ShopperTrak. “Nonostante ciò – ha aggiunto – i retailer devono rimanere cauti e osservare con attenzione se i consumatori manterranno questo forte ritmo attraverso la holiday season”.
E non è una questione da poco se si considera che la componente consumi rappresenta circa il 70% del Pil americano e rappresenta dunque il fattore che più di ogni altro potrebbe anticipare una frenata dell’economia a stelle e strisce, e non solo.