Azionario cinese, è il momento di scegliere: dentro o fuori
L’indice Shanghai Composite ha recuperato, in chiusura d’ottava, un punto percentuale dai minimi degli ultimi tre mesi, raggiunti nel corso dell’ottava, che lo avevano riportato sotto quota 5.000 punti.
Il calo, dai massimi del mese di ottobre è pari a quasi il 20%. Raffrontata al rialzo di quasi 120 punti percentuali messo a segno nel corso del 2007 e fino al picco di ottobre, la discesa non appare più di una normale correzione. Eppure gli allarmi sulla tenuta della Borsa cinese sono scattati sui desk di diversi analisti.
Innazitutto perché la discesa mette fine all’immunità di cui avevano goduto le Borse asiatiche a fronte della crisi che sta attraversando le piazze finanziarie mondiali, in secondo luogo perché graficamente il rimbalzo messo in cantiere a metà ottobre si è concluso in due settimane senza nemmeno eguagliare i massimi precedenti.
I profitti societari, infatti, che grazie a una crescita altrettanto formidabile sono riusciti a tenere il passo delle quotazioni azionarie permettendo ai multipli price/earnings di non assumere proporzioni insostenibili anche se decisamente elevate rispetto alle altre borse mondiali, sono dovuti per una parte rilevante proprio alla crescita delle quotazioni dei titoli azionari.
Le imprese dell’ex-Celeste Impero hanno investito fortemente sul listino azionario domestico. Il circolo virtuoso dato da crescita delle quotazioni, incremento degli utili aziendali a seguito delle rivalutazioni degli investimenti in azioni, nuovo aumento di valore delle quotazioni azionarie spinte dagli utili delle imprese rischia ora di trasformarsi in un circolo vizioso. “Come accaduto in Giappone sul finire degli anni ’80 – prosegue Jerry Lou – una volta che il mercato azionario inizia a scendere, le riduzioni degli utili dovute a perdite sugli investimenti e la conseguente contrazione dei multipli possono arrivare a travolgere il mercato, come una palla di neve che si tramuta in valanga”.
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P/e atteso
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Performance 2007 (al 17/11)
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DJ Euro STOXX 50
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12,2
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