Usa: mercato del lavoro in panne, disoccupazione sale al 9,2% a giugno
Nuovi preoccupanti segnali di debolezza dal mercato del lavoro statunitense. Dopo la battuta d’arresto di maggio, oltreoceano si conferma il forte rallentamento del ritmo di creazione di posti di lavoro rispetto ai positivi riscontri dei primi 4 mesi dell’anno. I dati di giugno hanno mostrato la creazione di solo 18mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non farm payrolls). Il consensus era di un aumento di 105 mila unità. Si tratta della più debole lettura degli ultimi 9 mesi (a settembre 2010 c’era stato l’ultimo calo, -29mila unità). Pesa anche la rilettura al ribasso del dato di maggio: solo +25mila le non farm payrolls rispetto alle +54mila precedentemente comunicate. Lieve revisione al ribasso anche della lettura di aprile (+217 mila da +221mila).
I dati rilasciati oggi dal Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro statunitense hanno evidenziato un aumento del tasso di disoccupazione al 9,2 per cento dal 9,1% del mese precedente. Disoccupazione che si è così riportata sui massimi dal dicembre 2010. Il ritmo di crescita delle payrolls si è mostrato anche a giugno insufficiente a garantire una discesa del tasso di disoccupazione (nei primi 3 mesi del 2011 la crescita media mensile delle payrolls era stata di +166mila).
A deludere notevolmente sono state le payrolls del settore privato: a giugno sono stati creati 57mila posti di lavoro nel settore privato, mentre era atteso un aumento di 132 mila unità rispetto alle +73mila fatte registrare a maggio (dato rivisto al ribasso da +83mila).
Le stime medie degli analisti erano migliorate negli ultimi giorni complici i positivi riscontri arrivati dalla stima Adp sull’occupazione nel settore privato che ha evidenziato la creazione di 157 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, mentre le stime degli analisti erano ferme a 68 mila nuovi posti di lavoro. Il report ADP (Automatic Data Processing) si basa su dati raccolti da circa 340 mila imprese che occupano più di 21 milioni di persone.
La Federal Reserve a giugno ha rimarcato che il tasso di disoccupazione “resta elevato e calerà solo gradualmente” con le nuove stime per quest’anno che sono nel range 8,6-8,9% dal precedente 8,4-8,7%. Sono state riviste anche le stime per il 2012, portate nell’intervallo tra il 7,8 e l’8,2 per cento rispetto a 7,6-7,9 indicato in precedenza. A margine dell’ultima decisione sui tassi, il presidente della Fed, Ben Bernanke, aveva puntualizzato che l’indicazione di tassi estremamente bassi per un “prolungato periodo di tempo” significa tassi ancorati ai minimi storici almeno per altre 2-3 riunioni del Fomc.