Notizie USA Usa: Fed taglia piano acquisto asset a 55 miliardi mensili, aggiornata la “forward guidance”

Usa: Fed taglia piano acquisto asset a 55 miliardi mensili, aggiornata la “forward guidance”

19 Marzo 2014 18:38

Come da attese, la banca centrale statunitense ha ridotto il piano di acquisto asset di 10 miliardi a 55 miliardi di dollari complessivi. In linea con le stime anche la modifica della “forward guidance”, che nella versione aggiornata prevede che per l’innalzamento del costo del denaro, fermo a zero dal 2008, sarà preso in considerazione un “ampio spettro” di fattori. In precedenza l’unico riferimento era rappresentato dal tasso di disoccupazione che, una volta sceso al 6,5%, avrebbe dato il la al processo di normalizzazione della politica monetaria.

La revisione era nell’aria e negli ultimi mesi era stata preannunciata da Bernanke prima e da Janet Yellen poi. La nuova guidance si rende necessaria alla luce del calo del tasso di partecipazione al mercato del lavoro che trascinando “artificialmente” al ribasso il tasso di disoccupazione (6,7% a febbraio) ha fatto perdere autorevolezza a questo indicatore.

Nel comunicato emesso dal Fomc (Federal Open Market Committee) al termine del primo meeting targato Janet Yellen, viene rimarcato che i tassi a breve potrebbero essere mantenuti sotto un livello considerato “normale” anche se l’occupazione e l’inflazione dovessero raggiungere i target. Nel complesso, non c’è fretta di alzare il costo del denaro e 13 dei 16 componenti del Fomc stimano che il primo incremento non si avrà prima del 2015. La Fed ha inoltre ridotto le stime di crescita 2014 dal 3,2 di dicembre al 3 per cento mentre il tasso di disoccupazione è visto in calo al 6,1-6,3% entro la fine dell’anno, contro il 6,3-6,6% stimato in precedenza.

La decisione sta favorendo il dollaro, il dollar index si è riportato in quota 80 punti toccando un massimo intraday a 79,92 (dollaroyen a 102,3, eurodollaro a 1,3854), e spingendo al rialzo il rendimento del decennale, attualmente al 2,75%. Rosso per l’oro, che alla terza seduta con il segno meno passa di mano a 1.332 dollari. Scende anche Wall Street: a un’ora e mezza dalla chiusura il Dow perde lo 0,15% mentre S&P e Nasdaq lasciano sul parterre lo 0,1%.