Notizie Dati Macroeconomici Usa: domani inflazione core Pce, sorpresa dal Pil

Usa: domani inflazione core Pce, sorpresa dal Pil

25 Luglio 2024 15:41

L’inflazione Usa sta mostrando segnali di rallentamento, rafforzando la prospettiva di un taglio dei tassi della Fed a settembre. Una conferma del processo disinflazionistico potrebbe arrivare domani dal core Pce, la misura preferita della banca centrale per misurare i prezzi. Nel frattempo, il Pil statunitense del secondo trimestre ha sorpreso gli analisti con un’accelerazione al 2,8%.

Inflazione core Pce Usa, le attese degli analisti

L’indice dei prezzi Pce (Personal consumption expenditures) viene considerato dalla Fed una delle metriche più attendibili per monitorare l’andamento dell’inflazione, in particolare nella sua componente core, che esclude le voci più volatili (prezzi energetici e alimentari).

Il rapporto in uscita domani, relativo al mese di giugno, dovrebbe evidenziare secondo gli analisti un core Pce in rallentamento dal 2,6% annuo al 2,5%, con una variazione mensile del +0,2%. L’indice Pce headline è atteso in diminuzione dal 2,6% al 2,4%, con un aumento congiunturale dello 0,1%.

A maggio, il core Pce ha frenato dal 2,8% al 2,6%, mentre l’indice complessivo è calato dal 2,7% al 2,6% annuo.

Pil Usa +2,8% nel 2° trimestre

Nel frattempo, sono stati diffusi oggi diversi dati sull’economia a stelle e strisce. Innanzitutto, la prima lettura relativa al Pil annualizzato del secondo trimestre, che ha mostrato una crescita del 2,8%. Un dato nettamente superiore alle attese degli analisti (+2%) e all’espansione registrata nei primi tre mesi dell’anno (+1,4%).

L’accelerazione superiore alle previsioni dimostra che la domanda rimane resiliente, malgrado il peso dei maggiori oneri finanziari determinati dai tassi di interesse elevati. Il principale motore della crescita è stata la spesa personale, in aumento del 2,3% (consensus +2%).

Il core Pce trimestrale del periodo aprile-giugno si è attestato al 2,9%, in calo rispetto al 3,7% dei tre mesi precedenti ma al di sopra delle aspettative (2,7%).

Nel contempo sono state diffuse anche le richieste di sussidi di disoccupazione, in calo a 235 mila unità (1,85 milioni le richieste continue) e i dati sugli ordini di beni durevoli, in forte calo (-6,6%) a giugno.

Inflazione Usa e Pil nel radar Fed per taglio tassi settembre

Malgrado l’accelerazione della crescita economica rispetto al primo trimestre, i dati mostrano ancora una moderazione rispetto allo scorso anno. La spesa dei consumatori e l’attività economica nel complesso si sono raffreddate a causa dei tassi elevati, contribuendo a domare gradualmente l’inflazione.

Questo fa ben sperare la Federal Reserve, che sta cercando di attuare un atterraggio morbido per l’economia e probabilmente inizierà a tagliare i tassi di interesse già nella riunione di settembre.

Le previsioni dei trader scontano pienamente una riduzione in tale occasione, mentre è altamente improbabile una mossa già nel meeting della prossima settimana. Il dato di domani servirà probabilmente a certificare la mossa attesa dopo la pausa estiva.