Usa-Cina, Trump verso altri dazi da $100 miliardi. Pechino: combatteremo fino alla fine contro protezionismo
La furia di Donald Trump contro la Cina non si ferma. Il presidente americano ha annunciato di aver istruito i rappresentanti del Commercio degli Stati Uniti (USTR) di considerare dazi doganali aggiuntivi contro Pechino, per un valore di $100 miliardi. La mossa è stata annunciata dopo la decisione della Cina di imporre tariffe punitive su 106 prodotti americani per un valore di $50 miliardi, a seguito di altri dazi contro 1.300 beni cinesi annunciati da Trump all’inizio della settimana, sempre per un ammontare di $50 miliardi.
La risposta della Cina all’ultima proposta di Trump non si è fatta attendere, con il ministero del Commercio cinese che ha diramato una nota in cui afferma che Pechino “combatterà fino alla fine, se gli Stati Uniti insisteranno con il protezionismo unilaterale“.
“Adotteremo nuove misure di ritorsione e difenderemo in modo risoluto l’interesse del paese“, si legge nel comunicato. Pechino ha anche sottolineato che il conflitto commerciale Usa-Cina è stato provocato in primis dagli Stati Uniti.
Quella che continua a presentarsi agli occhi del mondo è una guerra combattuta a colpi di dazi, contrassegnata da continui botta e risposta, e da rassicurazioni che si alternano a minacce di ritorsione.
“Alla luce delle ritorsioni ingiuste della Cina, ho istruito l’USTR di considerare se l’imposizione di tariffe aggiuntive del valore di $100 miliardi sia appropriata, in base a quanto stabilito dalla sezione 301 e, in caso affermativo, di identificare i prodotti su cui imporre questi dazi”, ha detto Donald Trump in un comunicato.
Immediata la reazione dei futures sugli indici azionari Usa, con quelli sul Dow Jones precipitati a un certo punto di più di 450 punti.
“POTUS sta inviando un messaggio alla Cina sulle conseguenze” delle loro azioni, ha riferito un funzionario della Casa Bianca alla Cnbc.
Poco dopo l’annuncio di Trump Robert Lighthizer, numero uno dell’USTR, si è espresso a favore della proposta, parlando di risposta “appropriata”.
“Il presidente Trump sta proponendo una risposta appropriata alla recente minaccia della Cina di nuove tariffe. Dopo un’indagine dettagliata, l’USTR ha rilevato prove schiaccianti sul fatto che le azioni irragionevoli della Cina stanno danneggiando l’economia americana”.
Lighthizer ha affermato anche che le ritorsioni cinesi potrebbero danneggiare i lavoratori americani e le aziende.
“Una risposta appropriata da parte della Cina sarebbe quella di cambiare atteggiamento, cosa che il governo cinese ha promesso di fare molte volte”, ha detto Lighthizer in una nota. “Purtroppo – ha continuato – finora la Cina ha scelto di rispondere con minacce di imporre tariffe ingiustificate del valore di miliardi di dollari sulle esportazioni Usa…In queste circostanze, il presidente ha ragione a chiedere un’azione appropriata aggiuntiva, per eliminare azioni, politiche e pratiche ingiuste, che sono state identificate nel rapporto dell’USTR”.
In un discorso proferito nella giornata di ieri, a dispetto di tutto, Trump ha parlato della speranza di avere “un rapporto fantastico con la Cina”.
“Avremo una relazione fantastica di lungo termine con la Cina, ma dobbiamo chiarire questa situazione. Dobbiamo raggiungere una sorta di equilibrio”.
Stando a quanto si legge nel suo sito l’USTR, creata nel 1962 e con uffici a Washington, Ginevra e Bruxelles, è una agenzia federale costituita da più di 200 professionisti, che trattano direttamente con i governi stranieri, al fine di stipulare accordi commerciali, risolvere dispute e partecipare in organizzazioni politiche di commercio globale.