Unicredit: utili trimestrali balzano a 335 milioni, battute le attese
Unicredit supera a pieni voti la prova dei conti. Nel terzo trimestre l’istituto di Piazza Cordusio ha registrato un utile netto in miglioramento a 335 milioni di euro (di cui 39,5 milioni da riacquisto di Abs) rispetto ai 169 milioni dei tre mesi precedenti e al rosso di 474 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il dato è risultato nettamente superiore alle attese degli analisti di Bloomberg ferme a 99,2 milioni di euro. Nei primi nove mesi i profitti sono saliti a 1,4 miliardi di euro contro gli 847 milioni di un anno fa. I risultati sono stati sostenuti dalla politica del contenimento dei costi che ha portato ad un calo annuo del 3,7% dei costi operativi trimestrali a 3,7 miliardi.
In aumento del 6,9% su base annua i ricavi di terzo trimestre, che si sono attestati a 6,1 miliardi di euro, e del 29,5% il margine operativo lordo che hanno raggiunto i 2,4 miliardi di euro. Il margine d’interesse del penultimo periodo dell’anno è diminuito del 6,1% annuo a 3,6 miliardi di euro a causa del calo costante dei tassi di mercato in seguito alla riduzione dell’Euribor. Le commissioni nette sono ammontate a 1,9 miliardi, in flessione dello 0,7% rispetto all’anno scorso.
Il coefficiente Core Tier 1 Ratio della banca milanese al 30 settembre è risultato pari al 10,67%, in aumento di 28 punti base rispetto a giugno 2012, in particolare grazie alla riduzione degli RWA di mercato e di credito e agli utili non distribuiti. Il Core Tier I al 9,86% è pienamente conforme alle regole dell’Autorità Bancaria Europea (Eba) e al di sopra della soglia del 9% richiesta entro il giugno 2012. Il Common Equity Tier 1, anticipando gli effetti di Basilea III, è al 9,3%, superiore alla precedente indicazione del 9,1% data per quest’anno. Piazza Cordusio ha ricordato inoltre di detenere circa 92,7 miliardi di euro di titoli sovrani, di cui 42,5 miliardi sono titoli di Stato italiani.
Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, ha commentato i risultati di terzo trimestre dell’istituto di credito: “A un anno dal lancio del piano strategico di Unicredit registriamo importanti effetti positivi con un calo dei costi a sostegno dell’utile netto e una riduzione significativa degli attivi ponderati per il rischio (RWA) con il conseguente rafforzamento dei nostri coefficienti patrimoniali. Nonostante la persistente difficoltà del contesto economico, in particolare in Italia, i nostri ricavi mostrano una buona tenuta, grazie alla diversificazione geografica e alla forza della nostra presenza nell’area Cee. Abbiamo completato il piano di finanziamento 2012 con il collocamento di una varietà di obbligazioni attraverso la rete retail e attingendo con grande successo al mercato wholesale, tramite covered bond e senior unsecured bond, e continueremo a cogliere le opportunità che si presenteranno”.
In occasione della pubblicazione dei conti, il Cda ha inoltre approvato un progetto che prevede la fusione delle controllate della Repubblica ceca e quelle della Repubblica slovacca in un’unica banca internazionale. Questa iniziativa rientra nella prevista razionalizzazione della presenza del gruppo in area Cee. L’integrazione, tuttora in attesa dell’approvazione delle autorità nazionali, dovrebbe essere completata entro fine 2013 e a partire dal 2014 porterà sinergie in termini di efficienza, assetto patrimoniale e gestione della liquidità.