Unicredit: per analisti il dividendo più che raddoppierà, i buy sfiorano il 90%
Unicredit si scalda in vista dei conti trimestrali in arrivo il prossimo 7 novembre. I conti saranno accompagnati dalla consueta conference call con gli analisti con il ceo Jean Pierre Mustier che è solito anche incontrare i giornalisti presso l’UniCredit Tower di Milano e tra i temi scottanti ci saranno senza dubbio la questione tassi di interesse negativi sui conti correnti e il nuovo piano strategico in arrivo a dicembre.
Il mercato già da tempo guarda anche al nuovo piano industriale che verrà presentato a Londra il 3 dicembre. Le ultime indiscrezioni vedono l’ad Jean Pierre Mustier deciso a creare una holding tedesca per unire tutte le partecipazioni estere. Il presidente della Fondazione CariVerona, Alessandro Mazzucco, ha auspicato che il nuovo piano industriale contenga “una manovra straordinaria che dia attenzione, visibilità, attrattività”, senza specificare se si riferisse anche a ipotesi di M&A. La fondazione scaligera è azionista di Unicredit con circa l’1,8% del capitale. Sul fronte contenimento dei costi le indiscrezioni estive vedevano possibili esuberi per 10mila unità del gruppo, la gran parte in Italia. Mustier, in una lettera ai dipendenti, ha precisato che ogni eventuale fuoriuscita sarà gestita attraverso i prepensionamenti.
Il consensus per il 3° trimestre 2019
In attesa dell’appuntamento con i risultati del 3° trimestre, UniCredit ha pubblicato sul proprio sito le previsioni del consensus degli analisti, rappresentanti 19 broker che coprono il titolo. Nel dettaglio, secondo la mediana delle stime, l’utile netto trimestrale di UniCredit è visto raggiungere quota 1,034 miliardi di euro (dagli 1,854 miliardi nel secondo trimestre 2019, 1,029 miliardi l’utile rettificato), mentre l’utile pre-tasse dovrebbe attestarsi a 1,257 miliardi e il risultato netto di gestione è atteso a 1,473 miliardi. I ricavi trimestrali indicati dal consenso degli analisti sono invece previsti a quota 4,58 miliardi.
In occasione dei conti del secondo trimestre il gruppo di piazza Gae Aulenti aveva rivisto al ribasso la guidance 2019 sui ricavi da 19 miliardi di euro a 18,7 miliardi di euro.
I giudizi Buy in netta prevalenza
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo UniCredit è positiva (fonte Bloomberg). Ben l’89% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), l’11% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre nessun analista è posizionato sul Sell. Il prezzo medio a 12 mesi del titolo UniCredit è pari 14,12 euro con quindi un potenziale upside del 21,2% rispetto ai prezzi attuali. Prima dei conti del secondo trimestre il prezzo medio indicato era più alto a 14,99 euro.
Dai minimi annui toccati lo scorso 14 agosto a 9,19 euro, il titolo Unicredit segna un balzo di oltre il 28%, tra i migliori all’interno del settore bancario. Il titolo aveva avvicinato pericolosamente ad agosto i minimi storici (toccati a luglio 2016 a quota 8,78 euro).
La view su intero 2019 e dividendo
Per l’intero 2019 le stime sono di un utile netto di 5,337 miliardi di euro grazie a poste straordinarie per oltre 700 milioni di euro relative alla cessione dell’ulteriore quota detenuta in Finecobank finalizzata nel a luglio. Gli analisti vedono gli utili attestarsi a 4,086 mld nel 2020 e 4,155 mld nel 2021.
Gli analisti infine prevedono un dividendo 2020 (relativo al bilancio 2019) in forte ascesa: la cedola è vista a 0,59 euro per azione dagli 0,27 di quest’anno. Il consensus va da un minimo di 0,49 euro a un massimo di 0,63 euro.