Unicredit: a Nicastro la poltrona di dg, Ermotti lascia
A un mese dall’uscita di scena di Alessandro Profumo, Unicredit perde un’altra pedina sulla strada della governance. Roberto Nicastro è stato nominato direttore generale dell’istituto: siederà da solo su quella poltrona. Paolo Fiorentino è stato chiamato a riempire la casella di chief operating officer. Sergio Ermotti, messo all’angolo, lascerà il gruppo.
La sua sarà un’uscita graduale. Ermotti gestirà la fase di transizione nell’investment banking in vista della definizione di un nuovo responsabile. Una decisione, che non giunge del tutto inaspettata. Il suo addio negli ambienti vicino a Unicredit era data quasi per scontata: modificata la squadra, l’ad Federico Ghizzoni aveva offerto a Ermotti un ruolo subordinato. Un dettaglio non da poco, che ha spinto il ceo a capo delle attività mercati e imprese a dire basta.
Niente strappi comunque come avvenuto quattro settimane fa con Profumo, ma è evidente l’addio del manager ticinese ex Merrill Lynch riporta d’attualità le difficoltà che Ghizzoni dovrà gestire in questa delicata fase di transizione che sta vivendo Unicredit. La tanto ventilata coesione della squadra non c’è stata. Ancora una volta sono state le Fondazioni a dirigere la partita. E chi ha occhio lungo sa bene che le pedine non sono ancora del tutto sistemate sulla scacchiera.
C’è già chi azzarda che al posto di Ermotti sarebbe già stato individuato un papabile candidato: sono voci che arrivano da lontano e che accendono i riflettori su Theo Weimer, ex Goldman Sachs. Se sarà portata avanti la candidatura dell’attuale country chairman di Unicredit in Germania, un altro step sarà chiaro: l’assalto “tedesco” a Unicredit potrebbe essere solo agli inizi.