Unicredit: nel secondo trimestre sarà boom di utili grazie a Fineco, focus su Mustier e questione maxi-esuberi
Conto alla rovescia per i conti trimestrali di Unicredit, che saranno impattati positivamente dalla cessione di Finecobank Il cda per l’approvazione dei conti semestrali è in agenda oggi, ma i conti verranno diffusi il 7 agosto mattina prima dell’avvio delle contrattazioni con successiva conference call con gli analisti alle ore 10:00 con il ceo Jean Pierre Mustier.
Il mercato, oltre ai riscontri trimestrali, sonderà quello che emergerà sul fronte contenimento dei costi dopo le indiscrezioni dello scorso mese che vedevano possibili esuberi per 10 mila unità del gruppo, la gran parte in Italia. Il piano di riduzione del personale, sulla falsa riga di quanto già annunciato da Deutsche bank e SocGen, potrebbe essere ufficializzato in sede di presentazione del nuovo business plan il prossimo dicembre. Mustier, in una lettera, ai dipendenti, ha precisato che ogni eventuale fuoriuscita sarà gestita attraverso i prepensionamenti.
Il consensus vede utile 2° trimestre oltre i 2,2 miliardi
UniCredit ha pubblicato settimana scorsa sul proprio sito le previsioni del consensus degli analisti, rappresentanti 25 broker che coprono il titolo. Nel dettaglio, secondo la mediana delle stime, Le stime di consensus vedono l’utile netto balzare a 2,225 miliardi nel secondo trimestre, più che raddoppiato dagli 1,02 mld dell’analogo periodo 2018 in virtù di poste straordinarie per quasi un miliardo di euro relative alla cessione della quota del 17% detenuta in FinecoBank effettuata nel periodo in esame.
L’utile pre-tasse dovrebbe attestarsi a 1,291 miliardi (1,3 mld nel secondo trimestre 2018) e il risultato netto di gestione è atteso a 1,493 miliardi (1,8 mld nel secondo trimestre ’18). I ricavi trimestrali indicati dal consenso degli analisti sono invece previsti a quota 4,617 miliardi.
Stime per intero 2019 e possibile balzo della cedola
Per l’intero 2019 le stime sono di un utile netto di 5,64 miliardi di euro grazie a poste straordinarie per oltre 700 milioni di euro relative alla cessione dell’ulteriore quota detenuta in Finecobank finalizzata nel a luglio.
Gli analisti pregustano un dividendo 2020 (relativo al bilancio 2019) in forte ascesa: la cedola è vista a 0,59 euro per azione dagli 0,27 di quest’anno. Il consensus va da un minimo di 0,47 euro a un massimo di 0,86 euro.
Sul titolo dominano i Buy
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo UniCredit è positiva (fonte Bloomberg). Ben l’87,5% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), il 12,5% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre nessun analista è posizionato sul Sell. Il prezzo medio a 12 mesi del titolo UniCredit è pari 14,99 euro con quindi un potenziale upside del 43% rispetto ai prezzi attuali.
Settimana scorsa, attraverso il tool DRA (Dynamic Rating Analysis), Sos Trader ha fatto una analisi dei rating e dei target price indicati dalla banche di affari, confrontando il prezzo attuale con la media dei target price indicati dalle banche d’affari negli ultimi 3, 6 e 12 mesi.