UniCredit, Mustier su Intesa-UBI: ‘meglio tre banche forti in un paese che due’. Titolo -5%, AD conferma no a risiko banche
"Noi riteniamo che l'Italia debba avere banche forti per finanziare l'economia. L'Antitrust ha chiesto la nostra opinione e noi abbiamo risposto che forse sarebbe stato meglio per il Paese avere tre banche forti in termini competitivi piuttosto che due". Così il numero uno di UniCredit, l'amministratore delegato Jean-Pierre Mustier che, nella conference call con le agenzie di stampa per commentare i risultati di bilancio della banca, inizialmente aveva risposto con un no comment al successo dell'opas di Intesa SanPaolo su Ubi Banca.
Mustier si è sbottonato successivamente, nella conferenza stampa sui conti del primo semestre del 2020, commentando quanto riferito all'Antitrust nei giorni in cui l'Autorità ha studiato l'operazione tra Intesa e UBI.
Pesante il titolo UniCredit, che reagisce ai conti e al no al risiko bancario con un calo del 5%, accentuato dal peggioramento del sentiment a Piazza Affari. Il titolo UniCredit è stato sospeso anche per eccesso di ribasso nelle ultime ore, a fronte di una perdita pari a -5,48%. E' poi rientrato nelle contrattazioni con un calo del 5,4%.
UniCredit ha reso noto in mattinata di aver concluso il primo semestre del 2020 con una perdita di bilancio pari a 2,28 miliardi di euro, rispetto all'utile superiore ai 3 miliardi del primo semestre del 2019.
Il secondo trimestre dell'anno ha messo in evidenza però un ritorno alla redditività, certificato da un utile di 420 milioni, in flessione del 77,4% rispetto agli oltre 1,8 miliardi del secondo trimestre dell'esercizio precedente.
Il dato del trimestre ha battuto inoltre le attese del consensus.
Il consensus degli analisti (19 broker che coprono il titolo) pubblicato sul sito della banca guidata da Mustier, aveva indicato, infatti, per il secondo trimestre, un utile a 347 milioni di euro e a 335 milioni se si considera la mediana delle attese. Il consensus di Bloomberg, inoltre, aveva previsto utili per 235,4 milioni.
Nel comunicare i risultati di bilancio relativi al secondo trimestre del 2020, UniCredit ha "confermato l'obiettivo (di utili) per l'anno fiscale 2021 da €3 a €3,5 miliardi".
Il ceo Mustier ha poi ribadito nel corso della conference call il suo no alle operazioni di M&A. Perchè il no alle operazioni di Merger & Acquisition? Così Mustier:
"Perchè pensiamo di far crescere la banca internamente e pensiamo che sia meglio per noi oggi trasformare la banca piuttosto che integrarne un'altra. Trasformare, aumentare e accelerare le attività della banca è più importante che guardare ad altre banche. Per questo non vogliamo un'operazione di M&A oggi, e vogliamo usare il nostro eccesso di capitale esattamente per l'opposto. Vogliamo usare l'eccesso di capitale per finanziare l'economia in ciascuno dei Paesi in cui siamo. Inoltre, non vogliamo rischi di esecuzione, per questo non vogliamo comprare banche".
Mustier si è sbottonato successivamente, nella conferenza stampa sui conti del primo semestre del 2020, commentando quanto riferito all'Antitrust nei giorni in cui l'Autorità ha studiato l'operazione tra Intesa e UBI.
Pesante il titolo UniCredit, che reagisce ai conti e al no al risiko bancario con un calo del 5%, accentuato dal peggioramento del sentiment a Piazza Affari. Il titolo UniCredit è stato sospeso anche per eccesso di ribasso nelle ultime ore, a fronte di una perdita pari a -5,48%. E' poi rientrato nelle contrattazioni con un calo del 5,4%.
UniCredit ha reso noto in mattinata di aver concluso il primo semestre del 2020 con una perdita di bilancio pari a 2,28 miliardi di euro, rispetto all'utile superiore ai 3 miliardi del primo semestre del 2019.
Il secondo trimestre dell'anno ha messo in evidenza però un ritorno alla redditività, certificato da un utile di 420 milioni, in flessione del 77,4% rispetto agli oltre 1,8 miliardi del secondo trimestre dell'esercizio precedente.
Il dato del trimestre ha battuto inoltre le attese del consensus.
Il consensus degli analisti (19 broker che coprono il titolo) pubblicato sul sito della banca guidata da Mustier, aveva indicato, infatti, per il secondo trimestre, un utile a 347 milioni di euro e a 335 milioni se si considera la mediana delle attese. Il consensus di Bloomberg, inoltre, aveva previsto utili per 235,4 milioni.
Nel comunicare i risultati di bilancio relativi al secondo trimestre del 2020, UniCredit ha "confermato l'obiettivo (di utili) per l'anno fiscale 2021 da €3 a €3,5 miliardi".
Il ceo Mustier ha poi ribadito nel corso della conference call il suo no alle operazioni di M&A. Perchè il no alle operazioni di Merger & Acquisition? Così Mustier:
"Perchè pensiamo di far crescere la banca internamente e pensiamo che sia meglio per noi oggi trasformare la banca piuttosto che integrarne un'altra. Trasformare, aumentare e accelerare le attività della banca è più importante che guardare ad altre banche. Per questo non vogliamo un'operazione di M&A oggi, e vogliamo usare il nostro eccesso di capitale esattamente per l'opposto. Vogliamo usare l'eccesso di capitale per finanziare l'economia in ciascuno dei Paesi in cui siamo. Inoltre, non vogliamo rischi di esecuzione, per questo non vogliamo comprare banche".