Notizie Notizie Italia Unicredit: mossa Aabar ben digerita dal mercato, ora focus su rinnovo cda

Unicredit: mossa Aabar ben digerita dal mercato, ora focus su rinnovo cda

25 Marzo 2015 09:04
Fermento in piazza Gae Aulenti a poche settimana dall’assemblea per il rinnovo del cda. Ad agitare un po’ le acque in casa Unicredit è stata la decisione abbastanza a sorpresa di Aabar Investment, il fondo di Abu Dhabi che risulta primo azionista della banca con il 5%, di collocare un bond convertibile da 2 miliardi di euro. Il collocamento è avvenuto con successo e di fatto ha messo sul mercato circa il 4% del capitale della banca italiana. Aabar già a inizio settimana aveva confermato di voler rimanere investitore di lungo periodo in Unicredit con il bond che ha una scadenza relativamente lunga (2020 e 2022). 
Ieri il titolo ha digerito bene la decisione di Aabar chiudendo in rialzo dell’1,44%. 

Montezemolo: gli arabi rimangono socio di lungo termine 
“Si tratta di un’operazione finanziaria molto interessante, resa possibile dalle favorevoli condizioni di mercato e anche dalle prospettive della banca”, ha commentato Luca Cordero di Montezemolo, vice presidente di Unicredit in rappresentanza dei soci arabi. “Aabar rimane pienamente impegnato nel ruolo di investitore di lungo periodo”, ha ribadito l’ex numero uno della Ferrari. 

Aabar Investments, entrata in Unicredit nel 2010, ha collocato 2 miliardi di un bond convertibile in azioni Unicredit. La prima tranche del bond è di 1 miliardo con scadenza 2020, la seconda è di pari importo con scadenza 2022. L’offerta è stata incrementata a 2 miliardi dagli iniziali 1,5 miliardi a seguito della domanda mostrata dagli investitori. 

Verso cda più snello con solo due vice presidenti 
Intanto si avvicina la scadenza dell’assemblea. I soci sono chiamati al rinnovo dei vertici con la scadenza per la presentazione delle liste prevista per il 17 aprile. Secondo quanto scrive oggi “Repubblica”, la lista unica di maggioranza, cui forse si affiancherà Assogestioni per i membri del mercato, dovrebbe confermare alla guida di Unicredit l’a.d., Federico Ghizzoni e il presidente Vincenzo Vita. Il numero dei membri del cda dovrebbe scendere da 19 a 17 con i rappresentanti delle Fondazioni azioniste in diminuzione da 7 a 4 in virtù delle minori quote possedute (dal 12% all’8%); si dovrebbe ridurre da 4 a 2  il numero dei vicepresidenti con Fabrizio Palenzona in prima fila e l’altra poltrona che dovrebbe restare a Luca Cordero di Montezemolo, uno dei due consiglieri espressi da Aabar.