Unicredit e Poste Italiane tra i titoli del Ftse Mib più in forma del momento. Ecco dove possono arrivare secondo gli analisti
A Piazza Affari fioccano gli acquisti anche oggi sul titolo Unicredit (+2,69% a 11,15 euro) che strappa ai massimi da marzo 2022 all’indomani dell’assemblea che ha dato il via libera alla seconda tranche da 1 miliardo del piano di buyback. Gli acquisti potranno essere effettuati entro la data dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio 2022. Ieri il ceo Andrea Orcel ha sottolineato che i progressi che il gruppo bancario di piazza Gae Aulenti sta compiendo nell’esecuzione della strategia UniCredit Unlocked hanno permesso di ottenere nel primo semestre i migliori risultati degli ultimi dieci anni almeno, con una crescita redditizia in tutte le nostre divisioni.
Unicredit guida riscossa delle banche, analisti vedono ulteriore upside potenziale
Il titolo UniCredit negli ultimi sei mesi vanta un saldo di +15,5%, il migliore tra le banche del Ftse Mib (+13,1% Bper, +9% Banco BPM e -3,8% Intesa SanPaolo). Da inizio anno il saldo di Unicredit è ancora negativo (-18,7%). Tra gli analisti prevalgono i giudizi buy (65,5%) su Unicredit, con il 31% che dice hold e solo il 3,5% è sell. Il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti è 14,41 euro, ossia il 29,5% circa sopra i livelli attuali.
Banche che si giovano della politica monetaria più aggressiva da parte della Bce che questo mese ha alzato i tassi di 75 punti base e ha fatto intendere che anche nei prossimi meeting il costo del denaro è destinato a salire ulteriormente per contrastare l’inflazione. “Crediamo che un sostenuto aumento dei tassi di interesse da parte della BCE possa beneficiare molto al settore bancario del Vecchio Continente ma in particolare a quello italiano che attualmente sconta valutazioni più economiche rispetto alle sue controparti europee”, ha rimarcato nei giorni scorsi Federico Vetrella, Market Strategist di IG.
Anche Poste alza la voce, 81% analisti dice buy
Tra i titoli più in forma in questi giorni figura anche Poste Italiane (oggi +1,46% a 8,45 euro). Poste, che presenta un saldo di quasi -28% Ytd, risulta tra i titoli con giudizi più positivi tra gli analisti con l’81,2% di buy tra gli analisti, il 18,8% è hold e nessuno dice sell. Il target price medio è di 12,09 euro, ben il 42,7% sopra i livelli attuali.
Poste attraverso la propria controllata PostePay ha perfezionato l’acquisizione di LIS Holding S.p.A. (LIS) da International Game Technology per 700 milioni di euro, inclusa la cassa netta disponibile concordata convenzionalmente pari a 70 milioni.
Multiplo acquisizione LIS inferiore ad attese iniziali
LIS, attiva nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità attraverso una rete di circa 54.000 punti vendita convenzionati, ha generato un fatturato lordo di €228 milioni ed un EBITDA di €40 milioni e, nel primo semestre del 2022, un fatturato lordo di €132 milioni ed un EBITDA (+16% anno su anno) di €24 milioni. “I dati del 1H22 mostrano una ottima crescita dell’ebitda (+16% a/a), un trend che ci aspettiamo possa addirittura migliorare nel secondo semestre per il repricing dei contratti”, commenta Equita SIM, che aggiunge: “Considerando la cassa generata nei 9M22 (€70mln) il multiplo del deal (c10x Ev/ebitda 2022E) risulta inferiore alle ns attese iniziali (c14x)”.
“L’acquisizione di LIS rappresenta la più rilevante operazione finanziaria di acquisizione nella storia di Poste Italiane, a testimonianza dell’impegno profuso ad aumentare la nostra quota di mercato nel segmento dei pagamenti in rapida crescita, rafforzando il posizionamento di PostePay come azienda leader nel settore paytech e contribuendo ulteriormente all’attuazione della nostra strategia omnicanale. Diamo il benvenuto al management team e tutti i dipendenti e siamo lieti che LIS abbia ottenuto risultati nel primo semestre in linea con le nostre aspettative, in ulteriore accelerazione nel secondo semestre del 2022. Il pieno controllo della piattaforma proprietaria di LIS unito all’internalizzazione del know-how tecnologico, ci consentirà di avanzare ulteriormente nell’attuazione della nostra strategia omnicanale e nell’ambito delle soluzioni di pagamento”, commenta Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane.