Notizie Notizie Italia Unicredit e Intesa in rally sul Ftse Mib, analisti valutano sfida taglio costi. E Ubs sforna utili al top dal 2010

Unicredit e Intesa in rally sul Ftse Mib, analisti valutano sfida taglio costi. E Ubs sforna utili al top dal 2010

23 Luglio 2019 09:26

Sprint in avvio di giornata per Piazza Affari con le big bancarie in prima fila. Il Ftse Mib, reduce dal +0,44% nonostante la nuova fiammata dello spread sopra la soglia dei 200 pb, segna un progresso dello 0,71% a quota 21.887 punti. In prima fila le banche con rialzi dell’1% circa per le due big Intesa Sanpaolo e Unicredit. Quest’ultima ieri non aveva reagito bene alle indiscrezioni lanciate da Bloomberg circa tagli del personale fino a 10 mila unità (11,5% della forza lavoro) previsti dal prossimo piano che verrà presentato a dicembre.

Analisti soppesano piano tagli di Unicredit

L’obiettivo del piano di Unicredit sarebbe quello di portare ad efficienze che possano ridurre del 10% l’attuale base costi. “Se confermata, pensiamo che la riduzione della forza lavoro – sebbene possa portare a degli oneri straordinari – possa comunque essere gestibile”, rimarcano gli analisti di Equita. “Nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, tale approccio confermerebbe la nostra view secondo la quale per le banche il miglioramento della profittabilità debba passare principalmente da efficienze e derisking, visto le limitate le leve per rafforzare la top line“.

Sponda dai conti di UBS

Intanto stamattina UBS ha annunciato i conti del secondo trimestre dell’anno con utili netti per $1,4 miliardi, in crescita rispetto agli $1,29 miliardi del secondo trimestre del 2018. Si tratta degli utili netti del secondo trimestre più alti dal 2010. Battute le attese di consensus. Numeri di Ubs che potrebbero fare da sponda all’intero settore bancario.

Scende fuori dal coro Bper

Male invece oggi il titolo Bper che cede l’1,35%. Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio hanno perfezionato l’acquisto di 19.999.000 azioni ordinarie di Arca Holding detenute da Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa e Veneto Banca in liquidazione coatta amministrativa, rappresentanti il 39,99% del capitale sociale della società. Lo dice una nota della banca emiliana. Nel dettaglio, Bper ha sborsato circa 83,86 milioni di euro, salendo al 57,06% del capitale sociale, mentre la Banca Popolare di Sondrio ha messo sul piatto 54,12 milioni circa ed è salita al 36,83% del capitale sociale. L’acquisizione, si legge nel comunicato, è avvenuta facendo ricorso a fondi propri delle banche. Sempre ieri è stato inoltre sottoscritto tra le banche un patto parasociale a valere sulle azioni Arca Holding detenute per disciplinare i rapporti reciproci in tema di governo societario e circolazione delle azioni.