Notizie Notizie Italia UniCredit e Banco BPM sotto i riflettori: il punto tecnico sui grafici

UniCredit e Banco BPM sotto i riflettori: il punto tecnico sui grafici

28 Novembre 2024 09:01

Torna sotto i riflettori il mercato italiano con Piazza Affari scossa dalla recente news relativa all’offerta pubblica di scambio da parte di UniCredit su Banco BPM. Questo potenziale deal segnerebbe un passo significativo nel consolidamento del settore bancario italiano, con ripercussioni importanti in termini strategici nella scacchiera del potere. Entrambi i gruppi hanno vissuto un 2024 che fino a questo momento ha goduto di performance particolarmente soddisfacenti in termini di rendimento dei titoli, dove sia Banco BPM che UniCredit registrano un +45% circa. Diverso invece il confronto del rendimento su base settimanale, dove la notizia e le reazioni che ne sono derivate hanno apportato impatti contrastanti sui titoli: risulta particolarmente pesante il -8% di Unicredit, la cui mossa è stata giudicata “ostile” da molti degli addetti ai lavori, mentre Banco BPM, dopo una leggera correzione, si mantiene il +3,6% confermandosi sui livelli di massimo da gennaio 2016.

Outlook grafico del titolo UniCredit

Sedute ad elevata volatilità per il titolo UniCredit, dopo la recente offerta pubblica di scambio volontaria volta ad acquisire il 100% del capitale di Banco BPM, che ha lasciato di stucco buona parte degli operatori di mercato. Nonostante la performance record in questo 2024 (+45% circa), sulla scia di una serie di trimestrali positive ed un contesto di mercato favorevole al settore bancario, nelle ultime settimane il quadro tecnico ha mostrato qualche segnale di debolezza.

Dopo aver toccato un massimo relativo a undici anni nella zona dei € 44,18, il titolo ha subito una forte pressione ribassista, rompendo il supporto dinamico (in blu) del canale ascendente che lo aveva sostenuto per gran parte dell’anno definendone la tendenza di medio periodo. L’apertura in gap down e successiva conferma, nonché l’elevata pressione in vendita nelle correnti di negoziazione, hanno attribuito particolare significatività al movimento in rottura.

Attualmente, il prezzo si trova in prossimità del supporto statico (in giallo) chiave in area € 34,50, un livello cruciale che corrisponde sia ad un’area di consolidamento precedente sia a un’importante soglia psicologica per gli investitori. L’analisi volumetrica evidenzia un incremento significativo dei volumi nelle ultime sedute, che potrebbe indicare una capitolazione temporanea piuttosto che una fase di accumulazione. Questo è possibile affermarlo in quanto la discesa ed il test delle aree inferiori è stata particolarmente brusca. Inoltre, l’elevata volatilità che ha contraddistinto l’ascesa sui massimi relativi ha portato di volta in volta anche a forti ritracciamenti, configurando una potenziale figura tecnica di inversione ribassista, una “broadening formation”, seppur in cerca di ulteriori segnali di conferma.

Dal punto di vista degli indicatori tecnici, l’RSI a 14 periodi preannunciava il momento di difficoltà del titolo attraverso una divergenza in fase di formazione dei nuovi massimi. A questa si aggiunge la rottura ribassista del supporto dinamico (in verde) prima ed in rapida successione di quelli statici (in viola) poi; questi hanno anticipato la rottura della trendline sul grafico dei prezzi. L’oscillatore è inoltre sceso sotto il livello di 30, segnalando una condizione di ipervenduto che, storicamente, ha coinciso con rimbalzi tecnici per il titolo. Tuttavia, l’assenza di divergenze rialziste sull’RSI e di altri input segnaletici suggeriscono che il rischio di ulteriori ribassi rimanga elevato.

Outlook grafico del titolo Banco BPM

Nonostante una performance YTD molto simile (+45% circa) a quella di UniCredit, il grafico del titolo Banco BPM presenta una configurazione tecnica più stabile rispetto a UniCredit e, momentaneamente, con un outlook di breve periodo contrario rispetto al titolo della banca di Piazza Gae Aulenti.

Il titolo Banco BPM è caratterizzato da un movimento rialzista di lungo periodo, sostenuto da breakout tecnici avvenuti nel corso dell’anno su importanti livelli chiave. Dopo una lunga fase di consolidamento compresa nell’intervallo tra  € 5,50-6,00, il titolo ha registrato una rottura significativa della resistenza chiave a 6,60, spingendosi fino a un massimo relativo a otto anni sopra i € 7,00. Questo breakout è stato accompagnato da volumi in espansione, segnale di un interesse crescente da parte degli investitori.

Nelle ultime sedute, il titolo ha subito un leggero ritracciamento a causa dell’elevata volatilità che ha contraddistinto le sedute a seguito della pubblicazione dell’offerta pubblica di scambio volontario mossa da UniCredit, riportandosi al di sotto del massimo recente. In assenza di evidenti segnali di inversione ribassista, la fase attuale potrebbe essere caratterizzata da un movimento di consolidamento sopra il supporto statico (in giallo) sopra l’area € 6,60, la quale rappresenta ora un livello strategico per il proseguimento del trend rialzista.

La solidità tecnica del titolo è confermata anche dall’RSI a 14 periodi, il quale si trova in una zona neutrale sopra i 60 punti, ma, soprattutto, dove si è registrata la rottura rialzista della resistenza statica (in verde) dopo aver precedentemente rimbalzato sul supporto statico. In uno scenario di questo tipo, qualora il primo supporto statico non venisse violato, la fattispecie più probabile suggerisce una continuazione della crescita del titolo mettendo nel mirino la resistenza successiva.

Mentre UniCredit affronta un momento di correzione tecnica e si trova in una fase delicata, Banco BPM mostra una configurazione più resiliente, grazie al sentiment speculativo legato al rumor di acquisizione ed agli ottimi risultati della gestione caratteristica. Dal punto di vista operativo, entrambi i titoli richiedono cautela, con livelli tecnici chiave che possono definire i prossimi movimenti. L’evoluzione della vicenda di M&A sarà il principale driver per entrambi i titoli nelle prossime settimane, influenzando sia il sentiment generale che i flussi di capitale nel settore bancario.