Notizie Notizie Italia Unicredit è ancora buy per gli analisti: ecco quanto può salire e la preview dei conti 2024

Unicredit è ancora buy per gli analisti: ecco quanto può salire e la preview dei conti 2024

Pubblicato 17 Gennaio 2025 Aggiornato 10 Febbraio 2025 09:06

I colossi bancari statunitensi hanno battezzato l’earning season con numeri che hanno sorpreso al rialzo. A breve toccherà anche agli istituti europei, con Intesa Sanpaolo prima grande banca italiana a dare i conti il 4 febbraio, mentre per quelli di Unicredit bisognerà attendere una settimana in più (cda il 10 febbraio e pubblicazione dei conti il giorno seguente prima dell’apertura di Piazza Affari).

Orcel vuole continuare a stupire

Intanto ieri il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, ha fatto intendere che la sua banca non intende accontentarsi e farà di tutto per avvicinare, se non battere, Intesa Sanpaolo che in Italia è ancora largamente il primo istituto di credito. “Abbiamo modelli di business e ambizioni simili, ma anche diversi. Intesa ha un modello molto focalizzato sul nostro Paese, mentre il nostro è molto più internazionale”, ha risposto ieri il banchiere romano a chi gli chiedeva sulla crescente contrapposizione tra le due maggiori banche italiane. Orcel ha sottolineato che nei prossimi 3-4 anni l’intento è continuare a sorprendere.

Oltre alle sfide sul fronte M&A, su cui Orcel ha aperto un doppio fronte (Commerzbank in Germania e Banco Bpm in Italia), quest’anno la banca dovrà dimostrare di essere in grado di mantenere alta l’asticella degli utili anche in un contesto in evoluzione con la Bce che ha già tagliato il livello dei tassi di 100 punti base da giugno a dicembre 2024.

Preview conti 2024 di Unicredit

Ma come ha chiuso Unicredit il 2024? L’istituto di piazza Gae Aulenti è atteso continuare a macinare utili. Le stime di consensus pubblicate sul sito della banca milanese vedono il gruppo riportare un utile netto sull’intero anno di 9,19 miliardi di euro. L’ultimo trimestre del 2024 dovrebbe evidenziare un utile netto di 1,44 miliardi, inferiore rispetto agli 1,92 miliardi nello stesso periodo dell’esercizio precedente.

I ricavi medi 2024 sono attesi attestarsi a 24,73 miliardi, con margine di interesse a 14,16 miliardi e commissioni nette per 8,15 miliardi; i costi operativi dello scorso esercizio sono attesi attestarsi a 9,42 miliardi. Mentre a livello patrimoniale il coefficiente Cet1 è visto attestarsi al 15,7%.

Nel 2025 vanno trovati i rimedi a tassi più bassi

Quest’anno per mantenere gli utili agli stessi livelli Unicredit come le altre maggiori banche dovranno fare leva su altre voci, come commissioni o taglio dei costi, che vadano a compensare il calo del margine d’interesse. Gli analisti si mostrano fiduciosi e indicano un utile sostanzialmente stabile nel 2025 a 9,15 miliardi. Lo stesso ceo Andrea Orcel lo scorso autunno ha aggiornato il target di utili per l’intero 2025 indicando un risultato netto superiore ai 9 miliardi, migliorando di 500 milioni l’indicazione contenuta nell’ultima guidance della banca.

Sui dividendi, il ceo ha indicato una crescita del payout dal 40% al 50% a partire dal 2025. Gli analisti vedono la cedola attestarsi a 2,41 euro per azione relativamente ai conti 2024, per poi salire di ben il 30% a 3,14 euro l’anno dopo e 3,48 euro il relazione ai conti 2026.

Titolo Unicredit ai massimi dal 2011

Negli ultimi 12 mesi Unicredit segna in Borsa un balzo del 63% che ha permesso al titolo a spingersi sui massimi degli ultimi 14 anni. La market cap è arrivata in area 65 miliardi, che sommata a quella di Commerzbank (20,7 mld) o Banco Bpm (12,5 mld) ne farebbe il primo gruppo bancario europeo per valore sopravanzando Intesa, Bnp Paribas e Santander.

Tra gli analisti prevalgono nettamente i buy sul titolo Unicredit. Il 72,7% dice buy, il 27,3% è hold, mentre non è presente nessun sell. Il prezzo obiettivo medio indicato è di 46,76 euro, con un rendimento potenziale del 10,8% rispetto ai livelli attuali.