Unicredit detta legge tra le banche, oltre 90% analisti dice Buy

Fioccano oggi gli acquisti su Unicredit, in testa al Ftse Mib con un balzo giornaliero arrivato a oltre +5% a 11,746 euro. Si tratta dei massimi a due mesi per il titolo del gruppo di piazza Gae Aulenti. Già ieri il titolo aveva segnato un progresso analogo con tutto il settore bancario italiano che continua a cavalcare il clima più disteso sull’Italia in scia alla scelta della Lagarde per il dopo Draghi alla Bce e all’evaporazione del rischio procedura d’infrazione.
JP Morgan e AlphaValue confermano consiglio d’acquisto
Tra gli analisti domina l’ottimismo sul titolo Unicredit con ben il 90,6% dei 32 analisti del consensus raccolto da Bloomberg che dicono Buy, mentre solo il 9,4% consiglia Hold e nessuno dice Sell. Gli analisti vedono ampio spazio di ripresa dei corsi azionari di Unicredit, il prezzo obiettivo medio indicato è 15,22 euro, con un potenziale upside del 30% rispetto ai livelli attuali. Oggi a confermare Buy sono stati gli analisti di JP Morgan con taget price a 14 euro, mentre AlphaValue addirittura indica un prezzo obiettivo a 17,5 euro.
Nuova cessione di Npl
Intanto prosegue il percorso di derisking della banca guidata da Jean Perre Mustier. Attraverso le sue sussidiarie UniCredit a.d. Banja Luka e UniCredit Bank d.d. Mostar, il gruppo ha concluso un accordo con B2 Kapital del gruppo B2Holding per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti garantiti/chirografari in sofferenza derivanti da contratti di credito concessi dalle sussidiarie UniCredit a.d. Banja Luka e UniCredit Bank d.d. Mostar a clienti appartenenti ai segmenti Pmi e imprese. Il gruppo bancario di piazza Gae Aulenti aggiunge che il portafoglio è costituito interamente da prestiti regolati dal diritto bosniaco per circa 24,5 milioni di euro.
La cessione del portafoglio costituisce parte dell’attuale strategia di UniCredit di riduzione delle esposizioni deteriorate. “L’impatto verrà recepito nel bilancio UniCredit del terzo trimestre 2019”, conclude la nota.
Verso conti II trimestre, a dicembre nuovo piano
Tra poco più di un mese, il 7 agosto, il cda di Unicredit si riunirà per approvare i conti del secondo trimestre 2019.
Negli scorsi mesi a penalizzare il titolo, oltre alla debolezza generalizzata del settore legata al rischio Italia, anche il possibile interessamento a Commerzbank dopo che è sfumata l’opzione di un deal Deutsche Bank-Commerk. Dossier tedesco che nelle ultime settimane sarebbe però stato accantonato e il ceo Mustier ha ribadito in una recente intervista la difficoltà a portare avanti fusioni transfrontaliere.
Nella prima metà dell’anno Unicredit ha concluso la cessione del 17% del capitale per oltre un miliardo e anticipato alcuni degli obiettivi del nuovo piano che verrà rilasciato a dicembre. Il nuovo piano strategico 2020-2023 ambirà a raggiungere la parte superiore del buffer di 200-250pb del CET1 ratio sui requisiti patrimoniali entro fine 2019, attraverso la vendita di alcuni assets, ivi incluse le iniziative già completate o annunciate; è previsto poi l’allineamento progressivo nel tempo del portafoglio di BTP ai portafogli detenuti dai gruppi bancari italiani ed europei.