Notizie Notizie Italia Unicredit crolla per il secondo giorno

Unicredit crolla per il secondo giorno

30 Settembre 2008 16:08

Altra giornata pesante per Unicredit. Dopo la seduta di ieri in cui il titolo aveva aggiornato i minimi degli ultimi 10 anni, oggi l’azione ha subito nuovamente una serie di sospensioni per eccesso di ribasso fino a chiudere in calo di oltre il 12% a 2,5975 euro. Il tutto in una seduta contraddistinta dal rimbalzo per buona parte dei titoli bancari europei, con lo Stoxx di settore che ha guadagnato l’1 per cento.


A pesare sul titolo anche il giudizio degli analisti di Goldman Sachs, che hanno rimosso il titolo del gruppo di Piazza Cordusio dalla propria conviction list, pur mantenendo la raccomandazione di acquisto (“buy”). “Sebbene continuiamo a ritenere che permanga il valore in termini di fondamentali – si legge nel report – crediamo che la performance di Borsa dei titoli del comparto bancario si sia ormai sganciata dai fondamentali”. Il target price è fissato a quota 5,5 euro. 


A nulla sono serviti anche i rassicuranti stralci di una lettera inviata dall’a.d. Alessandro Profumo ai dipendenti pubblicati oggi da alcuni quotidiani. “Siamo assolutamente sereni – si legge – rispetto alla nostra posizione anche nell’attuale scenario dei mercati globali”. “Non è nelle nostre abitudini commentare i rumor, o entrare nel merito delle speculazioni, ma consideriamo importante rassicurare tutti voi sulla situazione complessiva del gruppo”. Fiduciosi anche le note sul posizionamento in termini di liquidità, con una disponibilità a breve che “garantisce liquidità ben più a lungo del 2008 senza ulteriore ricorso al mercato”, mentre l’attività di funding di medio e lungo termine per il 2008 “è già stata completata e non sono richiesti ulteriori interventi”.


Unicredit è penalizzata anche dalla sua presenza attraverso Hvb in Germania, dove le banche potrebbero essere costrette a essere parte attiva nei salvataggi di altri istituti.