Notizie Notizie Italia Azimut: si avvicina test trimestrale, ma catalyst resta “progetto nuova fintech bank”

Azimut: si avvicina test trimestrale, ma catalyst resta “progetto nuova fintech bank”

21 Ottobre 2024 17:11

Titolo Azimut sotto i riflettori oggi a Piazza Affari. Con un rialzo di quasi l’1,2% si è guadagnato un posto tra i migliori titoli del Ftse Mib dopo avere incassato la valutazione di Equita che ha rivisto al rialzo il target price dopo la revisione delle stime per il periodo 2024-2026. Il tutto in vista della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2024 che verranno presentati il prossimo 7 novembre. Periodo in cui si concentrano diversi annunci da parte di alcune tra le big finanziarie del Ftse Mib

Preview Azimut: cosa si attendono gli analisti di Equita

Il 7 novembre Azimut comunicherà al mercato i risultati finanziari relativi al terzo trimestre dell’anno. Un trimestre “positivo per i mercati” durante il quale “si è assistito a una generale riduzione nei tassi di riferimento a seguito dell’avvio nel ciclo di tagli da parte di Fed e Bce”, puntualizzano gli analisti di Equita che mantengono una raccomandazione hold su Azimut, con una revisione al rialzo del 3% del prezzo obiettivo ora fissato a 26,4 euro.

Per Azimut, ricordano da Equita, il terzo trimestre ha visto una raccolta netta totale pari a 2,55 miliardi di euro (+12,55 miliardi da inizio anno, di cui +6,1 miliardi da M&A), con un buon mix in termini di gestito, pari +2,1 miliardi nel trimestre (circa 4,7 miliardi ytd) e in accelerazione sequenziale (+780 milioni nel primo trimestre, +1,87 miliardi nel secondo trimestre).

Anche la raccolta amministrata è stata positiva nel trimestre (+451 milioni, 1,7 miliardi ytd ex-M&A). Le masse gestite sono aumentate a fine settembre a 65,8 miliardi (+2% su base trimestrale), mentre le masse totali hanno raggiunto 106,1 miliardi.

“Stimiamo commissioni di gestione in leggera crescita sequenziale a 309 milioni (+3% su base trimestrale, sostanzialmente in linea con la crescita degli AUM medi), mentre non assumiamo un contributo rilevante da commissioni di performance – segnalano da Equita -. Sui costi, stimiamo che essi rimangano sostanzialmente stabili su base trimestrale. Sotto la linea operativa, il confronto con il secondo trimestre è influenzato dalla plusvalenza per la cessione della partecipazione in Kennedy Lewis, mentre nel quarto trimestre è atteso il closing della partnership con Oaktree sulla controllata in Australia (non incluso ancora nelle nostre stime)”.

Equita ha rimesso mano anche alle stime per il periodo 2024-26 “per riflettere una dinamica migliore dei ricavi (+1% in media per maggiori commissioni nette di gestione) parzialmente compensata da maggiori costi operativi (+1% in media)”, con un Eps 2024/25/26 rispettivamente a -1/+2/+2% (stime di utile netto a 550/481/519 milioni di euro). Secondo Equita il principale catalyst sul titolo resta “l’aggiornamento sul progetto della nuova fintech bank”.

Nel dettaglio, in attesa dei risultati il consensus degli analisti intervistati da Bloomberg si attende ricavi totali per 350 milioni di euro (rispetto ai 351 milioni stimati da Equita) e un utile netto rettificato di 101,5 milioni.

Il punto tecnico su Azimut

(analisi a cura di Simone Borghi)

Il grafico di Azimut mostra un quadro interessante con il titolo attualmente in fase di recupero dai minimi di agosto 2024, fissati a 20,16 euro. Le azioni della società di risparmio gestito si sono portate proprio oggi al test di una zona di resistenza chiave. Ma vediamo il quadro tecnico nel complesso.

Prima di tutto, analizzando le medie mobili, il titolo è attualmente sopra la media mobile a 50 giorni (linea gialla), segnale positivo che conferma il trend rialzista di breve termine. Tuttavia, si trova anche molto vicino alla media mobile a 200 giorni (linea arancione), che funge da supporto dinamico. Il recente superamento di questa media è un segnale di forza per il titolo.

La presenza di una trendline discendente (in viola) che passa per i massimi decrescenti da maggio, potrebbe rappresentare un ostacolo nel breve termine, ma la trendline rialzista (in blu) tracciata dai minimi di agosto fornisce un buon supporto al movimento attuale. Questo rafforza il quadro tecnico di breve periodo.

Dal punto di vista degli indicatori, l’RSI a 14 periodi si trova attualmente intorno a 73, un valore che segnala ipercomprato. Questo potrebbe indicare un’imminente fase di consolidamento o una leggera correzione prima di un eventuale nuovo allungo al rialzo.

Un altro elemento importante da considerare è il volume. I titoli passati di mano appaiono in aumento, confermando la forza del movimento rialzista e suggerendo che i compratori stanno attivamente sostenendo il prezzo. In particolare, il Volume Profile indica un’area di scambi molto densa tra 22,2 e 24,7, con un picco significativo (Point of Control) intorno a 24,3. Questo suggerisce che molti operatori hanno concentrato i propri scambi in quest’area, rendendola un livello cruciale in caso di superamento.

In tale scenario, se il titolo supera la resistenza a 24,5 euro e la suddetta trendline discendente, il prossimo obiettivo si trova intorno ai 25,5 euro. Un breakout di questo livello potrebbe accelerare il movimento rialzista verso il target più ambizioso in area 26,2 euro. Dal lato dei supporti, invece, il livello più rilevante si trova a 23,6 euro, mentre un supporto secondario è identificato a 22,4 euro.