Notizie Notizie Italia Unicredit-Commerz e il futuro di Banco Bpm legato a doppio filo a esito del blitz tedesco

Unicredit-Commerz e il futuro di Banco Bpm legato a doppio filo a esito del blitz tedesco

16 Ottobre 2024 14:09

Berlino vuole evitare che in futuro si ripresentino nuovi casi Unicredit, con banche o imprese tedesche che si trovino in casa dei nuovi azionisti di peso dall’oggi al domani. Anche se da quello che trapela, così come affermato più volte da Andrea Orcel, i segnali dell’interesse di Unicredit verso Commerzbank erano stati più di uno.

Gli incontri con il governo Scholz prima del blitz

Stando a quanto riferisce oggi l’agenzia Reuters, i top manager di UniCredit hanno avuto alcuni colloqui con alti funzionari del governo tedesco nei mesi precedenti l’ingresso nel capitale con l’acquisto del 9% (con virtualmente in mano un’ulteriore quota per salire al 21%).

Il governo tedesco si è da subito detto sorpreso dalla mossa di UniCredit. Ma dai documenti parlamentari a cui fa riferimento Reuters emerge che Florian Toncar, segretario di Stato responsabile della vendita delle quote, ha parlato con Marion Hoellinger, a capo della filiale tedesca di UniCredit, in merito all’annuncio dell’agenzia governativa sulla vendita delle quote di Commerz in suo possesso, in due incontri il 4 e il 10 settembre.

Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit, ha invece incontrato Joerg Kukies, alto funzionario della cancelleria tedesca, a Parigi il 16 maggio. Segnalati anche altri due contatti con funzionari della cancelleria il 7 giugno e il 30 maggio. Pochi sono i dettagli sui contenuti degli incontri.

Berlino vuole evitare nuovi casi Unicredit

La Germania sta valutando attentamente l’introduzione di obblighi informativi più rigorosi per gli investitori. L’idea, stando quanto riferito da un portavoce del ministero delle Finanze, il Tesoro tedesco sta considerando di inserire una soglia di segnalazione aggiuntiva del 3%. Attualmente la prima soglia per gli strumenti derivati (quelli usati da Unicredit per entrare in Commerzbank) è del 5%. Si sta inoltre studiando «in che misura sarebbe appropriato e compatibile con il diritto dell’Ue ridurre il periodo di notifica».

Intanto il maggiore sindacato tedesco, la confederazione sindacale Dgb, ha chiesto a gran voce di stoppare l’avanzata di Unicredit in Commerz.  Yasmin Fahimi ha detto all’Handelsblatt che si aspetta “che si faccia ricorso a ogni mezzo politico e regolamentare per evitare una acquisizione”, in quanto “è in gioco ci sono il futuro di migliaia di dipendenti e la stabilità del panorama finanziario”.  Tra le opzioni in mano a Berlino quella che sembra più probabile è l’introduzione di una golden power.

Di contro, diversi alti funzionari delle autorità di vigilanza in Germania e di altri Paesi dell’Eurozona, sentiti da Bloomberg, non intravedono particolari ragioni di preoccupazione da una fusione Unicredit-Commerz, esprimendo quindi un parere positivo sul consolidamento transfrontaliero.

Report di Deutsche Bank: futuro di Banco Bpm legato a doppio filo a esito Uni-Commerz

Nel frattempo, un report di Deutsche Bank pubblicato ieri – che promuove Banco Bpm a buy con target a 7,4 euro – mette in luce i possibili scenari di risiko bancario legati proprio all’esito della partita che Unicredit gioca in Germania.

Se l’acquisizione di Commerzbank andrà in porto, l’appeal speculativo di Banco Bpm potrebbe aumentare. In particolare, il Credit Agricole – che già detiene il 9% dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna – potrebbe avere più motivazioni per prendere in considerazione un’aggregazione delle sue attività nazionali. Di contro, se Unicredit non dovesse portare a termine un’aggregazione transfrontaliera, Deutsche ritiene che il mercato potrebbe incorporare un valore più alto per Banco Bpm perché un consolidamento nazionale diventerebbe un’opzione più concreta. Infatti, nel recente passato Banco Bpm è stato più volte indicato come la possibile preda ideale di Unicredit dopo il fallito tentativo di Orcel di mettere le mani su Mps nel 2021.