Unicredit chiamata a stupire come Intesa: consensus vede utile 2° trimestre in picchiata, ma tra analisti prevalgono i buy sul titolo
Unicredit si appresta a dare in pasto ai mercati i conti del secondo trimestre 2020. La seconda maggiore banca italiana è chiamata a rispondere ai numeri decisamente positivi sfornati ieri da Intesa Sanpaolo che è andata ben oltre le più rosee aspettative a livello di utili e ha confermato la guidance per l’intero 2020.
Dal canto suo Unicredit, il cui consiglio di amministrazione si riunisce oggi per l’approvazione dei conti del secondo trimestre 2020 (la pubblicazione dei risultati e la conference call sono previsti, secondo il calendario finanziario della società, il 6 agosto), dovrebbe invece a detta degli analisti riportare una forte contrazione degli utili. La conference call del ceo Jean Pierre Mustier con gli analisti è prevista alle ore 10.
Il mercato aspetta indicazioni sul fronte dividendo dopo il nuovo annuncio della Bce che ha prolungato per tutto il 2020 la raccomandazione a non distribuire cedole. Sguardo anche a possibili indicazioni sul fronte M&A dopo l’esito positivo dell’OPAS di Intesa su UBI. Mustier è sempre stato categorico in passato nell’escludere operazioni straordinarie.
Le indicazioni del consensus
Secondo il consensus degli analisti (19 broker che coprono il titolo) pubblicato sul sito della banca guidata da Mustier, l’utile netto dovrebbe attestarsi nel secondo trimestre a 347 milioni di euro e a 335 milioni se si considera la mediana delle attese. Il margine di intermediazione è atteso in media a quota 4,1 miliardi, con un risultato netto di gestione che dovrebbe attestarsi a 550 milioni. Sempre per il periodo aprile-giugno, i costi operativi di UniCredit sono attesi a 2,462 miliardi in media e a 2,455 miliardi (mediana). I ricavi sono invece visti in calo dell’8,8% a 4,12 mld.
Gli analisti di Equita indicano invece in utile netto trimestrale di 265 mln, -86% dagli 1,85 mld dell’analogo trimestre 2019 che beneficiava dell’effetto della cessione di Finecobank.; i profitti operativi di 1,573 mld e Net interest margin di 123 (-5%).
A maggio Unicredit, prima di diffondere i conti del primo trimestre, ha aggiornato la guidance 2020-21 sul costo del credito. Il gruppo bancario stima un Cost of Risk (CoR) per l’esercizio 2020 pari a circa 100-120pb e per l’intero 2021 il gruppo stima un CoR pari a 70-90pb.
Unicredit, in scia alla raccomandazione arrivata dalla Bce a tutti gli istituti bancari, ha sospeso la distribuzione del dividendo relativo al bilancio 2019; ritirata anche la delibera relativa al buyback che prevedeva l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie fino a 467 milioni di euro.
Sul titolo prevalgono i buy
Tra gli analisti prevalgono i Buy sul titolo Unicredit, pari al 56,7% del totale; il 40% dice Hold mentre il 3,3% dice Sell. Il target price medio indicato è di 9,98 euro, il 23,6% sopra i livelli attuali. Tre mesi fa, prima della scorsa trimestrale, il tp medio era di 11,17 euro.