Notizie Notizie Italia Unicredit-Bpm, Orcel a Roma per trattare. La carta Generali e il possibile nuovo colpo di scena

Unicredit-Bpm, Orcel a Roma per trattare. La carta Generali e il possibile nuovo colpo di scena

3 Marzo 2025 11:33

Unicredit ha depositato presso la Consob il prospetto informativo relativo all’offerta di scambio su Banco Bpm, aggiornato a valle della presentazione dei risultati annuali dei due istituti. Sempre venerdì era arrivato l’ok degli azionisti di Bpm al rilancio dell’offerta su Anima (da 6,2 a 7 euro), un’operazione chiave della strategia di difesa dell’istituto di piazza Meda contro l’Ops di UniCredit.

Intanto Andrea Orcel è atteso oggi a Roma per interloquire con il governo proprio dell’operazione su Bpm e degli altri dossier più caldi.

Prospetto Ops Bpm in Consob

Il deposito del prospetto informativo apre il conto alla rovescia per l’ok alla pubblicazione. Il via libera al prospetto, che Consob fornisce solo una volta pervenute tutte le altre autorizzazioni, incluso dunque quella della Bce, dovrebbe arrivare verso fine mese. Va ricordato che Unicredit ha anticipato di due settimane l’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il via libera all’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. Ai soci sarà proposto un aumento di capitale con emissione di un numero massimo di 278 milioni di azioni ordinarie al servizio dell’offerta di scambio sul Banco.

L’anticipo di un paio di settimane rispetto al precedente calendario è motivato dall’intenzione di far partire il prima possibile l’Ops su Bpm. Entro il 27 marzo è infatti previsto il via libera Bce all’operazione, mentre nei giorni successivi c’è la scadenza per il nulla osta Consob per il prospetto. Se tutto andrà come programmi, con il via libera da parte di tutte le autorità nazionali ed europee, l’Ops potrebbe scattare verso metà aprile, sovrapponendosi in parte con l’Opa di Bpm su Anima.

Orcel in missione  a Roma, ecco di cosa discuterà

L’ad di Unicredit Andrea Orcel, dovrebbe presenziare oggi a un incontro con il governo. Stando alle indiscrezioni di Bloomberg, ai colloqui che si concentrano su una complicata rete di partecipazioni incrociate che coinvolgono sia UniCredit che il governo, non dovrebbe essere presenti né la premier Giorgia Meloni né il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Il governo italiano ha avviato la cosiddetta proceduta di golden power sull’offerta di UniCredit su Bpm, ma le opzioni per bloccare l’acquisizione appaiono limitate.

Il banchiere romano negli ultimi mesi è entrato in più partite. Oltre al tentativo di scalata della tedesca Commerzbank, a novembre ha lanciato l’offerta su Banco Bpm e si è posizionato anche su Generali con una partecipazione “finanziaria” del 5% circa, dandogli potenzialmente maggiore influenza nei destini del Leone di Trieste, a partire dall’assemblea dell’8 maggio in cui si deciderà la futura governance del gruppo assicurativo.

Generali ago della bilancia

Il governo ha acceso il faro su Generali dopo l’intesa che l’attuale management ha stretto con Natixis per creare un polo europeo del risparmio gestito. L’operazione orchestrata dal ceo Philippe Donnet non piace a Roma. “In questa fase di risiko ci sono delle situazioni che oggettivamente ci preoccupano, primi fra tutti i movimenti che riguardano Generali”, ha sottolineato settimana scorsa il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.

Difficile che Orcel faccia già chiarezza su come si schiererà a maggio. Di sicuro la partecipazione di Unicredit nel più grande assicuratore italiano può essere decisiva e quindi diventare una merce di scambio perché tra i maggiori azionisti delle Generali figurano Del Vecchio e Caltagirone, entrambi coinvolti in una serie di altre operazioni di M&A, tra cui l’Ops sostenuta dal governo di Monte Paschi su Mediobanca. E non mancano gli scenari che azzardano un nuovo colpo di scena nel risiko bancario con Orcel all’assalto di Mediobanca con un’offerta alternativa a quella annunciata da Mps e quindi potenzialmente intralciando nuovamente i piani di Tesoro, Del Vecchio e Caltagirone, come già fatto con Bpm che nei disegni di Roma doveva essere il perno su cui formare il terzo polo insieme a Mps e Anima.