UniCredit anticipa il bilancio dopo dati sensibili online. Boom utile netto nei primi nove mesi, fa +164%
Nei primi nove mesi del 2017, gli utili netti di Unicredit sono saliti a 4,672 miliardi di euro dai 1,768 milairdi dello stesso periodo del 2016. Un balzo di ben +164%. I ricavi relativi allo stesso periodo sono scesi del 2,7%, da 15,190 miliardi a 14,776 miliardi di euro. E’ quanto si legge in una nota diramata dalla banca guidata da Jean-Pierre Mustier, che segnala che, “a seguito della pubblicazione errata di dati previsionali incompleti” il Consiglio di Amministrazione “ha preso atto di alcuni risultati preliminari al 30 settembre 2017”.
L’istituto ha confermato che i risultati finali consolidati del gruppo del terzo trimestre e dei primi nove mesi saranno sottoposti all’approvazione del Cda l’8 novembre e pubblicati il 9 novembre e ha reso noto che anche FinecoBank, Yapi Credi e Zagrebaca Banka emetteranno un comunicato.
Sul caso dei dati sensibili pubblicati online per sbaglio, Unicredit ha emesso stamattina una nota ufficiale, rendendo noto che nel tardo pomeriggio di ieri è stata pubblicata sul sito della banca una tabella relativa ai dati contabili storici riclassificati di gruppo, che per errore ha incluso due colonne nascoste, ma accessibili, con dati previsionali incompleti relativi al bilancio del terzo trimestre del 2017.
Di conseguenza, “preso atto dell’errore, la banca ha immediatamente provveduto alla rimozione delle colonne contenenti i dati previsionali di cui non era prevista la pubblicazione”.
“Tutti i destinatari sono stati informati dell’errore con una mail successiva”.
UniCredit ha poi convocato immediatamente il cda questa mattina, al fine di prendere atto dei risultati preliminari del terzo trimestre “e procedere alla pubblicazione dei suddetti prima dell’apertura del mercato alle ore 9.00”.
Riguardo al terzo trimestre, la banca italiana ha conseguito un risultato netto di 2,82 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 945 milioni del terzo trimestre 2016.
Il risultato netto rettificato, ovvero escludendo la vendita di Pioneer e un componente non operativo e non ricorrente della divisione Non core, è stato di 838 milioni.
Sempre nel terzo trimestre, i ricavi sono stati pari a 4,64 miliardi, in calo del 3,9% su base annua.
Il Mol si è attestato 1,83 miliardi, in flessione del 3,3%, mentre il margine operativo netto è risultato pari a 1,23 miliardi, con un balzo del 34% su base annua, in seguito a una riduzione a 598 milioni delle rettifiche su credito (pari a 977 milioni nel terzo trimestre 2016).
Il Cet1 ratio fully loaded è atteso superiore al 13,5% alla fine di settembre.
Il titolo è sotto pressione e accelera al ribasso, cedendo -0,76% a 16,99 euro, alle 10 ora italiana.