Unicredit accelera su cambio al vertice, Morelli in pole. Focus anche su dismissioni
Si va verso un’accelerazione del ricambio al vertice di Unicredit. L’istituto di piazza Gae Aulenti potrebbe convocare un cda straordinario già martedì 24 maggio al fine di conferire l’incarico di individuare un nuovo amministratore delegato al posto di Federico Ghizzoni, le cui dimissioni potrebbero arrivare già settimana prossima. La decisione definitiva da parte del presidente Giuseppe Vita sulla convocazione del cda straordinario è prevista già oggi. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il board dell’istituto, così come i grandi azionisti-Aabar, i fondi internazionali, le fondazioni italiane (Crt, Cariverona, Carimonte), avrebbero deciso tale accelerazione per non dare l’idea di un istituto senza più guida.
Questa mattina il titolo Unicredit segna un balzo di oltre il 4% a 2,905 euro.
Possibile cessione di una quota di Fineco per evitare maxi-aumento
Intanto si continua a valutare possibili strade alternative a una ricapitalizzazione che secondo gli analisti è quasi inevitabile e dovrebbe attestarsi tra i 5 e i 7 miliardi di euro. Aumento di capitale mal visto però dalle fondazioni che vedrebbero diluite le loro quote. Una via alternativa è quella di procedere con diverse cessioni. Secondo quanto riportato da Bloomberg sul tavolo ci sarebbe la dismissione di una quota del 15% di Fineco (circa 600 mln di valore) e anche delle partecipazioni detenute in Turchia e Polonia.
Intanto si continua a valutare possibili strade alternative a una ricapitalizzazione che secondo gli analisti è quasi inevitabile e dovrebbe attestarsi tra i 5 e i 7 miliardi di euro. Aumento di capitale mal visto però dalle fondazioni che vedrebbero diluite le loro quote. Una via alternativa è quella di procedere con diverse cessioni. Secondo quanto riportato da Bloomberg sul tavolo ci sarebbe la dismissione di una quota del 15% di Fineco (circa 600 mln di valore) e anche delle partecipazioni detenute in Turchia e Polonia.
Morelli in pole per il dopo Ghizzoni
Per il dopo Ghizzoni prende sempre più corpo la candidatura di Marco Morelli, numero uno di Bofa Merrill Lynch in Italia, gradito anche al governo. Il Corriere della Sera fa anche i nomi di Alberto Nagel (Mediobanca), Sergio Ermotti (Ubs) e Jean Pierre Mustier (ex numero uno dell’investment banking di Unicredit).
Per il dopo Ghizzoni prende sempre più corpo la candidatura di Marco Morelli, numero uno di Bofa Merrill Lynch in Italia, gradito anche al governo. Il Corriere della Sera fa anche i nomi di Alberto Nagel (Mediobanca), Sergio Ermotti (Ubs) e Jean Pierre Mustier (ex numero uno dell’investment banking di Unicredit).