Ue e Svizzera firmano accordo per scambio automatico informazioni. Dal 2018 fine del segreto bancario
Fine del segreto bancario in Svizzera. Sulla base degli standard di trasparenza promossi dall’Ocse, le autorità della Confederazione e quelle europee oggi a Bruxelles hanno ratificato l’accordo che metterà fine a 80 anni di storia svizzera. “L’Unione Europea e la Svizzera hanno firmato un accordo sullo scambio automatico di informazioni sui conti correnti”, si legge nel comunicato del Consiglio europeo. L’obiettivo è di contrastare il fenomeno “dell’occultamento di capitali per i quali non sono state pagate le imposte”.
Nel dettaglio, l’intesa prevede che gli istituti rossocrociati, raccolti i dati dei loro clienti UE, li trasmettano all’Agenzia Federale delle Contribuzioni (l’equivalente dell’Agenzia delle Entrate) che provvederà a inviarli ai colleghi dei paesi UE. “Ue e Svizzera si scambieranno automaticamente informazioni sui conti correnti dei rispettivi residenti a partire dal 2018″.
“L’accordo preannuncia una nuova era di trasparenza fiscale e di cooperazione tra l’Ue e la Svizzera ed è un altro duro colpo contro gli evasori fiscali”, ha commentato il Commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. “L’accordo siglato oggi prova che gli Stati membri dell’Ue e la Svizzera non sono solo politicamente impegnati a promuovere una sana concorrenza in materia fiscale ma condividono anche l’obiettivo di migliorare il rispetto degli obblighi fiscali internazionali sulla base di un reciproco e automatico scambio di informazioni”, ha detto Janis Reirs, Ministro delle finanze lettone e Presidente del Consiglio Europeo.
L’intesa sarà sottoposta a un referendum nella Confederazione e, alla luce delle attuali difficoltà dell’Unione europea e dell’euroscetticismo, l’esito della consultazione popolare è tutt’altro che scontato.
A breve dovrebbero essere annunciati accordi analoghi con Andorra, Liechtenstein, Monaco e San Marino.