Ue: la ripresa in Italia arriverà nel 2014, resta l’allarme sulla disoccupazione
La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita sull’Italia per quest’anno. Il Pil nel 2013 è atteso ora in calo dell’1% rispetto al -0,3% previsto a novembre. La Ue si aspetta poi una ripresa nel 2014, quando il Pil dovrebbe crescere dello 0,8%, quando cioè l’attesa normalizzazione delle condizioni finanziarie e la minore incertezza dovrebbero sostenere l’attività economica. Questo è quanto contenuto nell’outlook presentato oggi dall’esecutivo Ue.
Il pareggio di bilancio strutturale per il Belpaese è atteso nel 2013, in scia agli aggiustamenti strutturali di 3 punti e mezzo del Pil nel 2012-2013. Nel dettaglio, l’esecutivo Ue vede per l’Italia in termini strutturali un -0,1% per quest’anno e un -0,5% nel 2014.
La Commissione Europea stima poi un rapporto deficit/Pil in discesa al 2,1% sia per quest’anno sia per il prossimo. Nel 2013 il rapporto tra il debito e il Pil tricolore, a detta della Commissione Ue, dovrebbe toccare un picco al 128,1% per poi scendere al 127,1% nel 2014, grazie al surplus primario e al ritorno della crescita economica. La precedente attesa comunicata lo scorso novembre era per un rapporto al 127,6% per quest’anno.
Salirà la disoccupazione. Per quest’anno, secondo le nuove stime di Bruxelles, la disoccupazione nel Belpaese arriverà all’11,6% dal 10,6% del 2012, mentre nel 2014 è vista in salita al 12%.
In generale, l’economia dell’Unione europea sta lentamente uscendo dalla contrazione, con un miglioramento previsto nel corso di quest’anno. Per Bruxelles le preoccupazioni rimangono, tuttavia, elevate sul fronte occupazionale. Nelle previsioni snocciolate oggi la Commissione sottolinea come “il mercato del lavoro rimanga un problema serio. L’occupazione dovrebbe ridursi ulteriormente nei prossimi trimestri e la disoccupazione rimane a livelli inaccettabili nell’unione europea”. Per la zona Euro le stime sono per un prodotto interno lordo a -0,3% nel 2013, con una crescita dell’1,4% per l’anno successivo. In peggioramento la disoccupazione: al 12,2% nel 2013 e all’12,1% nel 2014.