Notizie Notizie Mondo Ubs conferma le perdite miliardarie dell’investment bank e lancia l’allarme accantonamenti

Ubs conferma le perdite miliardarie dell’investment bank e lancia l’allarme accantonamenti

5 Maggio 2009 08:52

Ubs, la maggiore banca svizzera, ha chiuso i primi tre mesi del 2009 con una perdita netta di competenza degli azionisti di 1,975 miliardi di franchi, in decremento rispetto al passivo di oltre 9 miliardi degli ultimi tre mesi del 2008. Il risultato è in linea con quanto anticipato dallo stesso istituto. La banca ha addebitato il risultato a “perdite principalmente imputabili alle posizioni di rischio in attività ora dismesse o in procinto di essere dismesse dall’ investment bank”, che hanno determinato minusvalenze sulle posizioni liquidate. Hanno contribuito ai risultati trimestrali in perdita anche diminuzioni di valore e aggiustamenti delle valutazioni di credito. Perdite di negoziazione sono state inoltre evidenziate nella gestione del rischio di controparte nei portafogli di strumenti derivati over the counter. La sola divisione investment bank ha registrato nel periodo una perdita al lordo delle imposte di 3,1 miliardi. 


 


“L’umore del mercato – spiega una nota della banca – è migliorato nel corso del primo trimestre, trainato dal forte rimbalzo degli indici azionari globali da inizio marzo in poi; i mercati creditizi si sono tuttavia ripresi solo parzialmente e le attività di negoziazione su prodotti finanziari complessi continuano a essere contraddistinte dall’illiquidità. In un contesto di persistente instabilità, manteniamo un orientamento cauto rispetto alle prospettive a breve termine”.


 


Guardando all’andamento della tradizionale attività bancaria per i prossimi mesi l’istituto ha messo l’accento sul possibile incremento degli accantonamenti. “Il notevole influsso che le politiche governative esercitano sui mercati – si legge – si è manifestato appieno nel primo trimestre, con una avversione per il rischio da parte degli investitori che si è progressivamente ridotta. Il deterioramento dell’economia reale è tuttavia proseguito e ci si attende che ciò abbia ripercussioni negative sugli accantonamenti relativi al credito nei prossimi trimestri”.