Ubi Banca su di giri in Borsa dopo via libera Bankitalia, centrati i target dell’EBA
Dopo il Banco Popolare, anche Ubi Banca ha ricevuto da Bankitalia il via libera all’utilizzo dei modelli interni (IRB) ai fini del calcolo dei ratios patrimoniali. Modelli che servono a valutare gli asset ponderati per il rischio (Risk weighted asset). In altre parole, i modelli interni portano ad una maggiore valutazione sui rischi che una banca corre sul credito concesso dalle proprie filiali. In termini patrimoniali, la decisione della Banca d’Italia porta ad un miglioramento di 85 punti base del Core Tier 1 dell’istituto lombardo, permettendogli di raggiungere un livello pari al 9,86%, superiore sia al 9,01% di fine marzo sia al 9% fissato dall’EBA.
Per Ubi Banca l’autorizzazione di Via Nazionale ha validità solo per il segmento corporate, mentre i maggiori benefici dovrebbero derivare dalla migrazione del segmento retali prevista per il 2015. “La notizia è sicuramente positiva, seppur di portata inferiore rispetto al Banco Popolare”, spiegano gli analisti di Intermonte che fanno notare come il gruppo guidato da Victor Massiah partiva già da un Core Tier 1 pari al 9,01% “sulla base del quale la conversione del bond convertibile sembrava già uno scenario poco probabile”. Stesso ragionamento fatto dagli esperti di Equita, le cui stime non incorporavano alcuna conversione.
E’ proprio qui la differenza maggiore con il Banco Popolare, che ieri ha mostrato in Borsa un balzo di quasi 20 punti percentuali perché il mercato scontava la conversione integrale del soft mandatory da 1 miliardo di euro. Restando a Piazza Affari, dopo il +8,5% messo a segno ieri oggi Ubi Banca svetta sul paniere principale con un rialzo di oltre 5 punti percentuali a 2,456 euro. Sul titolo dell’istituto lombardo sono arrivati gli upgrade di alcune importante case d’affari internazionali: Exane ha alzato il giudizio a neutral da underperform, mentre Societe Generale ha portato la raccomandazione a hold dal precedente sell.