Notizie Notizie Mondo Trump si “arrende”, flash crash, stagflazione e grande annuncio Bce. Doug Kass e le 15 sorprese del 2018

Trump si “arrende”, flash crash, stagflazione e grande annuncio Bce. Doug Kass e le 15 sorprese del 2018

20 Dicembre 2017 10:55

Doug Kass, guru del mondo della finanza, noto per i commenti che pubblica su Real Money Pro, presenta quelle che secondo lui saranno le 15 grandi sorprese del 2018.

Correzione sull’azionario, oro ai nuovi record, boom della borsa di Atene, Twitter oggetto di takeover e scivolone dei bond europei: sono solo alcune delle previsioni di Kass. Tra le altre grandi sorprese, si mette sicuramente in evidenza quella con cui alla fine del 2018 la Bce annuncerà che il banchiere che prenderà le redini dell’istituto a seguito delle dimissioni, nel 2019, dell’attuale numero, Mario Draghi, sarà il falco tedesco Jens Weidmann, al momento membro del Consiglio direttivo. (Per molti, in realtà, non si tratterà di una vera sorpresa, visto che di tale eventualità si era già parlato).

Di seguito, l’elenco delle 15 sorprese per il 2018 previste da Kass, che vanta una lunga esperienza nel mondo della finanza.

Al momento direttore generale di Seabreeze Partners Management, è stato  gestore senior di portafoglio presso Omega Advisors, vice direttore generale e responsabile della divisione dell’azionario presso First Albany Corporation e JW Charles/CSG.

Sorpresa N° 1

Il primo punto è tutto dedicato ai guai che continueranno a caratterizzare la presidenza di Donald Trump. Attorno a lui si creerà il vuoto: si dimetteranno il suo più stretto consigliere economico Gary Cohn, il segretario al Commercio Wilbur Ross e il segretario di Stato Rex Tillerson. L’annuncio delle loro dimissioni avverrà entro il 31 gennaio del 2018, mentre alla fine dell’anno prossimo lascerà anche il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin. Con la crescita che rallenterà il passo verso la metà dell’anno, Trump si imbarcherà in una grande guerra commerciale contro la Cina, esacerbando ulteriormente il momento di difficoltà in cui si imbatterà l’economia Usa. Trump bombarderà la Corea del Nord, Pyongyang risponderà e provocherà forti danni alla Corea del Sud, forti turbolenze colpiranno l’intero commercio globale. Problemi di salute costringeranno il presidente ad assegnare la maggior parte delle responsabilità al suo vice Mike Pence. Trump diventerà così il primo presidente part-time della storia.

Sorpresa N° 2

L’economia Usa rallenterà il passo, scontando le strette monetarie della Federal Reserve, ma tutti punteranno il dito contro Trump e contro la sua riforma fiscale, che non riuscirà a risollevare i fondamentali e che alla fine si confermerà una vera e propria manna dal cielo per i democratici.

Nelle elezioni di metà mandato del Congresso Usa, la Camera dei Rappresentanti verrà infatti conquistata dai democratici, mentre il Senato rimarrà sotto il controllo dei Repubblicani, ma per un seggio appena. Il numero uno della Camera dei Rappresentanti, Paul Ryan, rassegnerà le dimissioni, riconoscendo la necessità di un cambiamento nel suo partito.

Sorpresa N° 3

La crescita economica globale si indebolirà, l’inflazione aumenterà, con i tassi di interesse e le pressioni sui salari che finiranno con l’erodere i margini sugli utili delle società, compensando quasi 3/4 dei benefici provenienti dal taglio delle tasse della riforma fiscale di Trump. Per la prima volta in più di cinque anni, le valutazioni delle azioni misurate dal rapporto prezzo-utili, si contrarranno.

Il taglio delle tasse finirà con l’avvantaggiare soprattutto i dirigenti delle aziende, e ciò provocherà l’irritazione dell’elettorato americano, che si sposterà sempre più a sinistra.

Sorpresa N° 4

Il Bitcoin balzerà a più di $21.000 nel breve termine, fino a $21.119 entro l’inizio di gennaio, per poi collassare sotto i $2000 nel corso del 2018; Apple e Amazon daranno vita a proprie tecnologie blockchain; JP Morgan sconvolgerà i mercati – dopo le ben note critiche del suo AD Jamie Dimon contro il Bitcoin, definito da lui una frode – lanciando una sua propria criptovaluta, la “JP Morgan E-cash”. Diverse altre banche faranno lo stesso così come di diversi governi, incluso quello degli Stati Uniti, lanceranno altre criptovalute, nell’intento di controllare l’offerta di moneta e la politica fiscale. Ma, alla fine, la bolla Bitcoin esploderà e andrà a finire nei libri di storia, accanto alla bolla dei tulipani, a quella dot.com e immobiliare. Si tornerà a scommettere sull’oro, che testerà nuovi massimi e diventerà l’asset con la migliore performance nel 2018.

Sorpresa N° 5

L’ottimismo sull’economia Usa e le aspettative sugli utili delle aziende scambiate sullo S&P 500, nel 2018, porteranno l’indice dell’azionario globale MSCI World Stock Index a testare un nuovo record entro il 2017. Per la prima volta in assoluto, il listino avrà riportato un guadagno in ogni mese dell’anno (nel 2017), segnando un rialzo per 14 mesi consecutivi. Le borse europee inizieranno invece a rallentare il passo, anticipando un 2018 che non sarà confortante per l’azionario.

L’impatto dei tagli alle tasse varati con la riforma fiscale di Trump sarà quasi assente a Wall Street: le valutazioni mediane dei titoli azionari, raramente più elevate, sia su base GAAP che in base al ratio forward P/E e a quello EV/EBITDA, segnaleranno come gli indici azionari Usa abbiano più che scontato gli effetti positivi della riforma fiscale. Il risultato è che nel 2018 l’azionario riporterà un trend negativo.

Sorpresa N° 6

Attacco delle autorità di regolamentazione contro Google e Facebook: stop ai loro piani di espansione e alla conquista di nuove quote di mercato.

Secondo Doug Kass, la senatrice Diana Feinstein comunicherà che il suo staff starà effettuando ricerche sugli effetti negativi che il business di Amazon ha su diversi mercati (immobiliare, occupazione) e sulla posizione dominante detenuta da Alphabet, holding a cui fa capo Google.

La sottocommissione al Congresso guidata da Feinstein darà il via a una indagine del Senato. Per la prima volta dall’elezione del 2016, i democratici e i repubblicani si metteranno finalmente d’accordo su qualcosa: il potere di Amazon e Google dovrà essere fermato. Il valore del titolo Amazon si dimezzerà, mentre Alphabet crollerà del 30%.

Sorpresa N° 7

La stagflazione emergerà nel secondo semestre del 2018, e la Fed sarà costretta ad alzare i tassi quattro volte. Kass sostiene che, nonostante il rallentamento della crescita economica, i salari inizieranno a puntare verso l’alto.

I costi unitari del lavoro saliranno del 4% entro la fine del 2018, il petrolio balzerà fino a $80 al barile sulla scia delle tensioni geopolitiche e di problemi legati alla catena dell’offerta. La curva dei rendimenti dei Treasuries a 2 e 10 anni si invertirà, indicando chiaramente l’approssimarsi di una recessione scatenata dalla stagflazione.

Doud Kass ritiene che l’inflazione crescerà sia in Giappone che in Europa, così come la Bank of Japan e la Bce vogliono disperatamente.

Sorpresa N° 8

L’attuale vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence e Howard Schultz, presidente esecutivo di Stabucks, che aveva dato il suo sostegno a Hillary Clinton, si candideranno alle elezioni presidenziali del 2020. Non è esclusa una ricandidatura della stessa Clinton, così come quella di Mitt Romney per il partito repubblicano.

Sorpresa N° 9

Nel 2018 si assisterà a una spettacolare esplosione della bolla della volatilità, a livello globale. In una sola sessione, l’azionario capitolerà del 15%. L’esperto ricorda che la volatilità realizzata dell’indice S&P è stata a ottobre, su base annua, pari al 5,2%, ovvero “al minimo nei mesi di ottobre degli ultimi 90 anni”. In media, la volatilità si è attestata infatti al 17% circa.

Sorpresa N° 10

La borsa di Atene si confermerà il listino azionario migliore del 2018.

Sorpresa N° 11

Contrariamente a quanto ritiene il consensus, il rallentamento della crescita economica, l’aumento dei tassi di interesse, la contrazione dei margini di profitto, la deludente performance della crescita dei profitti delle aziende scambiate sullo S&P e l’incertezza politica saranno tutti fattori che metteranno sotto pressione le operazioni di buyback, che crolleranno al minimo degli ultimi tre anni, nonostante la disposizione della riforma fiscale Usa che agevolerà il rimpatrio degli utili e il forte calo delle tasse applicate alle aziende.

Sorpresa N° 12

La Banca centrale europea annuncerà verso la fine del 2018 che l’attuale numero uno della Bundesbank e membro del Consiglio direttivo Jens Weidmann diventerà presidente dell’istituto quando, nel 2019, Mario Draghi rassegnerà le sue dimissioni.

La nomina di Weidmann significherà la fine della politica NIRP (no interest rate policy), politica a tassi di interesse zero, che avverrà subito dopo la fine, il prossimo anno, del Quantitative easing.

Sia i mercati azionari che obbligazionari punteranno verso il basso, e una perdita senza precedenti colpirà il mercato del reddito fisso europeo.

Sorpresa N° 13

Twitter sarà acquistata a un valore pari a 30 dollari per azione, e due saranno le aziende tecnologiche che si faranno battaglia per la conquista della società, che garantirà un accesso sempre maggiore a notizie, video, contenuti sportivi.

Sorpresa N° 14

La conglomerata Berkshire Hathaway di Warren Buffett farà un’acquisizione del valore di $75 miliardi all’inizio del 2018. Poco dopo l’annuncio dell’accordo, che sarà l’ottavo più grande dell’ultimo decennio, Buffett farà il nome di chi lo sostituirà nel 2018.

Il guru di Omaha non potrà rimanere in carica per motivi di salute, che gli impediranno anche di partecipare all’assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway all’inizio di maggio, a Omaha, in Nebraska.

Sorpresa N° 15

Previsioni in parte da fanta finanza per Tesla. La società non avrà successo con il suo Model 3, perderà l’accesso ai mercati dei capitali e diventerà la prossima Valeant.

Elon Musk si ritirerà dalla scena e “lascerà il pianeta, dirigendosi verso Marte con un harem di super modelle. I titoli FANG, secondo Doug Kass, scenderanno manifestando la loro solidarietà”.

A proposito di Buffett, il suo nome viene citato ancora prima della presentazione delle 15 sorprese del 2018 da parte di Doug Kass:

“Una volta Warren Buffett fece notare che il mercato toro “è come il sesso. La parte migliore arriva poco prima della fine”. E mentre alcuni di noi, in questa folla di piccoli orsi, si chiedono se l’orgasmo degli investimenti sia già passato, è possibile che alla fine il momento di Minsky sia qui”.