Notizie Auto Trump toglierà dazi anche alle auto: Stellantis in rally, ma target degli analisti in picchiata

Trump toglierà dazi anche alle auto: Stellantis in rally, ma target degli analisti in picchiata

15 Aprile 2025 08:21

Donald Trump prepara un’altra mini tregua. Dopo quella di 90 giorni sui dazi reciproci (esclusi quelli sulla Cina) e quella per gli smartphone, il presidente statunitense ha ventilato una possibile un’esenzione temporanea ai dazi al 25% sulle auto. Parole che hanno subito fatto volare i titoli del settore a Wall Street e stamattina è atteso un avvio a spron battuto di Stellantis anche a Piazza Affari.

Trump apre all’esenzione temporanea dai dazi per le big auto

“Sto valutando qualcosa per aiutare alcune aziende automobilistiche che si stanno riconvertendo per le parti prodotte in Canada, Messico e altri luoghi e hanno bisogno di un po’ più di tempo”, le parole del presidente Usa”, ha detto ieri sera Trump. Ad oggi non esistono attualmente auto interamente prodotte negli Stati Uniti. Alcune sono assemblate nel paese con parti provenienti da Canada e Messico.

Trump non ha specificato se l’alleggerimento riguarderà i dazi del 25% già in vigore sulle importazioni di auto dall’estero o quelli del 25% sui ricambi auto, che saranno finalizzati entro il 3 maggio. Anche le importazioni di auto coperte dall’accordo USMCA tra Stati Uniti, Messico e Canada sono soggette a dazi, ma i ricambi provenienti dagli Stati Uniti possono essere esclusi dal calcolo dei dazi.

Le parole di Trump hanno messo le ali ai titoli del settore che hanno accelerato con vigore a fine seduta. Le big three General Motors, Stellantis e Ford sono salite rispettivamente del 3,5%, 5,6% e 4,1%.

L’effetto dazi sul settore auto dovrebbe portare, secondo vari studi, ad aumenti di prezzo da 3.000 a 12.000 dollari per le auto non premium, con il concreto rischio di un calo significativo nelle vendite. La società di ricerca automobilistica Telemetry stima per quest’anno un calo di 1,8 milioni di vendite di auto nuove negli States a causa dei dazi. S&P Global Mobility stima invece per il 2025 vendite di atuo tra 14,5 e 15 milioni di unità all’anno, rispetto ai 16 milioni del 2024.

Titolo Stellantis, da analisti raffica di sforbiciate

Ubs ieri ha tagliato la raccomandazione su Stellantis a neutral, con target price in picchiata da 16 a 8,8 euro. La casa d’affari elvetica pone l’accento proprio sugli effetti dell’introduzione dei dazi al 25% negli Stati Uniti con il gruppo italo-francese molto vulnerabile in quanto circa il 35% dei suoi veicoli venduti negli Usa sono importati. A differenza dei suoi competitor, Stellantis è attesa subire perdite operative in Nord America e flussi di cassa negativi. Ubs ha tagliato del 50% le stime per il biennio 2025-26 a causa delle previsioni non rosee relative al mercato nordamericano.

Nel primo trimestre Stellantis ha riportato consegne consolidate pari a 1,2 milioni di unità, in calo del 9% rispetto allo stesso periodo 2024, con un tonfo del 20% nell’area Nord America.

C’è spazio per rimbalzo, ma domina la cautela

Forte sforbiciata della valutazione su Stellantis anche dagli analisti di Equita che hanno ridotto il target di prezzo sulle Stellantis del 21% a 11 euro. “Sebbene il titolo abbia perso il 39% Ytd e formalmente ci sia upside potenziale rispetto alla nostra valutazione, restiamo cauti sul settore e in particolare su Stellantis che, in base allo schema attuale dei dazi US al 25% nei confronti di Messico e Canada, resta tra le più penalizzate”, rimarca la sim milanese.

Il consensus degli analisti Bloomberg indica per Stellantis un target price medio di 12,25 euro, con un upside potenziale di circa il 50% rispetto ai valori attuali. I buy sul titolo sono però solo il 29,4% del totale, a predominare è la cautela con giudizio hold da parte del 58,8% degli analisti.