Notizie USA Trump invoca taglio tassi Fed e anche QE, a Piazza Affari rush di Tenaris e Salini Impregilo

Trump invoca taglio tassi Fed e anche QE, a Piazza Affari rush di Tenaris e Salini Impregilo

5 Aprile 2019 18:16

Donald Trump non molla la presa sulla Fed. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato oggi alla stampa Usa che la Fed ha rallentato la crescita economica americana e dovrebbe tagliare i tassi considerando il fatto che l’inflazione è contenuta. Trump ha addirittura aggiunto che si dovrebbe passare dal “quantitative tightening to quantitative easing”. Il tycoon ha detto che comunque l’economia Usa sta bene, ma potrebbe fare meglio e se la Fed agirà nella giusta direzione “vedremmo un razzo spaziale”.

Oggi intanto Piazza Affari è tornata sui massimi annui. L’indice Ftse Mib ha chiuso a +0,24% a quota 21.758 punti. Una sponda importante è arrivata nel pomeriggio dai dati Usa sul mercato del lavoro. Le non farm payrolls hanno segnato a marzo un +196 mila unità dalle +33 mila del mese precedente (dato rivisto da +20mila). Il consensus era fermo a +180mila.

Protagonista di giornata è stata Saipem che ha toccato i nuovi massimi a sei mesi toccando nell’intraday quota 5 euro. Sponda dall‘inserimento da parte di Morgan Stanley del titolo Saipem tra le sue top pick. Inoltre, Saipem si giova dei nuovi contratti in Norvegia e Medio Oriente per un totale di oltre 200 mln di dollari.

Meglio ha fatto Tenaris (+3,01%), anch’essa inserita tre le top pick da Morgan Stanley.

Rimanendo tra i titoli petroliferi, Eni si è mossa con più moderazione (+0,58%) il cui cda ha approvato un programma di emissioni in dollari fino a 2 miliardi. Approvato anche un piano di buy-back.

Fuori dal Ftse Mib exploit per Salini Impregilo (+9,69%) grazie alla maxi-commessa per Salini Impregilo in Australia. Il gruppo ha siglato un contratto da 5,1 miliardi dollari australiani (pari a 3,228 miliardi di euro) per la realizzazione dei lavori di ingegneria civile e elettromeccanica di Snowy 2.0. Salini Impregilo è la capogruppo della joint-venture Future Generation, con una quota maggioritaria combinata del 65%, pari a 3,315 dollari australiani (2,098 miliardi).