News Notizie Italia Truffe online e conti correnti svuotati: come difendersi e un caso PostePay finito bene con rimborso totale

Truffe online e conti correnti svuotati: come difendersi e un caso PostePay finito bene con rimborso totale

Pubblicato 8 Novembre 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:24
Phishing e Smishing insieme in una super truffa che ha coinvolto una titolare di conto PostePay e finita con un rimborso consistente grazie anche alla collaborazione di Poste Italiane. La vicenda è stata resa nota da CONSUMERISMO No Profit, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia, che ha vinto la battaglia in favore di una utente residente a Milano che si era vista svuotare il proprio conto corrente da astuti truffatori della rete. Ecco la ricostruzione della cyber-truffa. Il caso risale allo scorso 27 ottobre, quando R. M. (queste le iniziali della donna, libera professionista) alle ore 16:05 riceve un sms da un numero verde che si qualifica come “servizio Clienti Postepay” e avvisava della necessità di cambiare urgentemente le credenziali della sua carta di credito, inviando un link nel quale la consumatrice avrebbe dovuto compilare tutti i dati di accesso, incluso il numero della carta e l’username, password e codice di sicurezza, oltre ad inserire la sua mail e il suo numero di telefono. Appena completata la procedura, la donna si è vista chiamare da un soggetto che si presenta come operatore del numero verde di PostePay, il quale le chiede di confermare un codice di sicurezza appena trasmesso. In effetti il codice era stato sì trasmesso, ma si trattava del codice di avvenuto trasferimento del denaro che l’operatore truffaldino aveva effettuato ormai in possesso di tutte le credenziali e dei codici di sicurezza. Da quel momento è stato letteralmente svuotato il conto corrente dell’utente e sottratta la somma di euro 1.540 euro, trasferita con ricarica su una carta Prepagata intestata ai malintenzionati. La consumatrice si è accorta della truffa e si è rivolta a CONSUMERISMO No Profit che ha avviato le dovute procedure legali dinanzi la divisione tutela del consumatore di Poste Italiane che ha riconosciuto la buona fede di R. M. e l’ingegnosità della nuova tipologia di truffa messa in atto che ha indotto in errore l’utente, rimborsando integralmente la consumatrice con il riaccredito sul conto dei 1.540 euro sottratti, senza alcun costo a suo carico. “In questo caso siamo in presenza di una super truffa che unisce sia il Phishing che lo Smishing – afferma Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit – Un fenomeno quello delle truffe online esploso durante l’emergenza Covid, considerato che il lockdown da un lato ha costretto i truffatori a spostarsi dalle strade alla rete, dall’altro ha fatto aumentare il tempo che i cittadini trascorrono sul web. In base ai dati raccolti da Consumerismo, nel corso del 2020 raggiri e tentativi di truffe online, via sms e mail sono aumentati del +400% rispetto allo scorso anno, alimentati proprio dall’emergenza Covid”. “In questo caso l’utente è riuscita a far valere i propri diritti grazie ad un intervento immediato e alla efficiente collaborazione di Poste Italiane – prosegue Gabriele – Invitiamo tutti i cittadini che hanno subito analoghe truffe a rivolgersi al nostro sito per avere aiuto e assistenza e ottenere il rimborso delle somme sottratte”.